L'incontro. Le 7mila domande dei bambini al Papa
Il Papa tra i bambini duranta la Gmg di Lisbona
Sono oltre settemila provenienti dal 84 Paesi bambini che questo pomeriggio incontreranno il Papa, dialogheranno con lui, lo intervisteranno. Quattordici di loro, infatti, più o meno intorno alle 16 gli porranno delle domande. E saranno sicuramente impegnative e concretissime perché i più piccoli, come ha sottolineato più volte lo stesso Pontefice, dicono quello che pensano, non hanno filtri mentali. L’iniziativa, in programma a partire dalle 14 in aula Paolo VI si intitola “I bambini incontrano” e trae spunto dal libro “L’enciclica dei bambini” scritto da padre Enzo Fortunato e da Aldo Cagnoli, con la prefazione del Papa stesso che scrive: «Cari bambini, vi abbraccio, e sappiate che il vostro Papa e “nonno” farà di tutto perché possiate vivere in un mondo più bello e buono».
I disegni dei bambini
I disegni dei bambini per il Papa ricoverato al Gemelli - Vatican media
Un legame, quello di Bergoglio con i bambini che ha segnato il pontificato sin dall’inizio. Nel segno del grande affetto e della simpatia. Ma anche di tante situazioni drammatiche. Non si può dimenticare ad esempio il viaggio del Papa a Lesbo, in Grecia, dove nel 2016 Francesco sperimentò una volta di più il dramma dei migranti che nessuno vuole. Sul volo che lo riportava a Roma il Pontefice mostrò ai giornalisti i disegni regalatigli dai profughi più piccoli. Alcuni di loro, disse, «hanno assistito alla morte dei genitori e dei compagni. In uno di quei disegni un bambino ha riprodotto il sole che piange lacrime color sangue. E il Papa commosso, chiese che gli venisse portato sulla sua scrivania a Casa Santa Marta.
Le visite in ospedale
La vicinanza ai più piccoli ha contraddistinto inoltre sempre le visite nei luoghi del dolore. Sia nei ricoveri del Pontefice al Gemelli di Roma, quando sono mai mancate le tappe nei reparti pediatrici, sia nei viaggi fuori Roma. Nel 2017 incontrando i piccoli ricoverati al Gaslini di Genova. Il Pontefice sottolineò che «la sofferenza dei bambini è la più difficile da accettare. Molte volte, aggiunse, mi chiedo il perché, non trovo risposta, guardo il crocifisso e mi fermo lì». Significativa in questo senso la dedica lasciata nel libro dell’ospedale: «A tutti coloro che lavorano in questo ospedale, dove il dolore trova tenerezza, amore e guarigione, ringrazio di cuore il loro lavoro, la loro umanità, le loro carezze a tanti bambini che, da piccoli, portano la croce. Con ammirazione e gratitudine».
L'importanza dei primi maestri
Il Papa tra i bambini duranta la Gmg di Lisbona - Fotogramma
Tanti e sempre molto partecipati gli incontri del Papa con i piccoli. Tra cui nel 2018 il dialogo con i viaggiatori del “Treno dei bambini” cui Francesco chiese di non dimenticarsi mai «dei primi maestri» di non dimenticarsi mai della scuola. «Perché sono le radici della cultura. Ricordare la scuola, le maestre, aggiunse, sempre nella vita ci aiuterà, mantenere le radici per dare fiori e frutti».
L’incontro odierno è patrocinato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione e organizzato in sinergia con Comunità di Sant'Egidio, Cooperativa Auxilium, Trenitalia e Busitalia (società del Gruppo Fs Italiane), Uffici scolastici regionali e con il sostegno del mondo francescano, della Fondazione PerugiAssisi e della Federazione Italiana Giuoco Calcio.