Sinodo. Papa Francesco: date ai giovani risposte senza paura
"Le risposte alle vostre domande le daranno i padri sinodali. Perché se io dessi le risposte qui, annullerei il Sinodo. La risposta deve venire da tutti: dalla nostra discussione. Soprattutto devono essere risposte fatte senza paura".
Così papa Francesco ha preso la parola nell'incontro con i giovani e i padri sinodali 'Noi per. Uniti, solidali, creativi' che si era è aperto tra gli applausi e la commozione e che si inserisce nell'ambito della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema "I giovani, la fede e il discernimento vocazionale" (3-28 ottobre 2018).
Nel corso dell'incontro, animato dalle testimonianze di tantissimi giovani, Francesco è rimasto ad ascoltare per poi intervenire toccando alcuni temi a lui cari. "Oggi - ha affermato il Papa - sono un po' alla moda i populisti, che non hanno niente da vedere con il popolo né con la cultura del popolo che si esprime nell'arte, nella cultura, nella scienza, nella festa che ogni popolo fa a suo modo".
Proseguendo nel dialogo con i giovani radunati nell'Aula Paolo VI per dare il loro contributo al Sinodo che si svolge in Vaticano. "Il populismo è il contrario", la tesi di Francesco: "È la chiusura su un modello, siamo chiusi, siamo noi soli e quando siamo chiusi non si può andare aventi". Il riferimento è al tema dell’accoglienza, e al pericolo che oggi – come hanno detto i giovani in una delle domande consegnate al Papa al termine dell’incontro – "l’altro e lo straniero vengano visti come un pericolo, un male, un nemico da cacciare". "Questa è la mentalità dello sfruttamento della gente, è fare schiavi i più deboli, è chiudere non solo le porte, ma chiudere le mani”, ha denunciato Francesco: una “mentalità sempre più diffusa” verso lo straniero, che "si vince con l’abbraccio, l'accoglienza, il dialogo, l’amore, che è una parola che apre tutte le porte".
"Il potere è servizio, il vero potere è servire: l’altro è egoismo, l’altro è abbassare l’altro, l’altra persona, non lasciarla crescere, è dominare sugli schiavi. Il potere è per far crescere la gente, farsi servitori della gente” ha proseguito il Papa, a braccio, al termine dell’incontro con i giovani in Aula Paolo VI, citando le “diseguaglianze” e la domanda di un giovane sulla politica, ambito in cui spesso “si perde il senso del potere”. “Per favore, voi non avete prezzo, non siete merce all’asta”, la raccomandazione ai giovani: “Non lasciatevi comprare, non lasciatevi sedurre, non lasciatevi schiavizzare dalle colonizzazioni ideologiche che ci mettono nella testa per finire schiavo, dipendente, fallito nella vita”. “Io non sono all’asta, io sono libero, libera!”, la frase che ogni giovane è esortato a ripetere dal Papa: “Innamoratevi di questa libertà, che è quella che offre Gesù".
"La foto con tuo nonno è il più bel messaggio di questa serata". Al termine dell’incontro con i giovani in Aula Paolo VI, è stato lo stesso Francesco a scegliere l’istantanea più bella, nelle parole pronunciate a braccio al termine dell’incontro dei giovani con in padri sinodali. Il riferimento è ad una foto del cantautore Giovanni Caccamo, che lo ritrae insieme a suo nonno, mostrata a tutto il pubblico dal conduttore della serata, l’attore Giovanni Scifoni.
"Ognuno di voi vuol fare una strada della vita concreta, che porti dei frutti", ha detto il Papa: "Parlate con i vecchi, con i nonni! Loro sono le radici della vostra concretezza, del vostro crescere, fiorire e dare frutto. L’albero da solo non darà frutto: tutto quello che l’albero ha di fiorito viene da ciò che è sotterrato". "Attaccati alle radici”, la raccomandazione di Francesco: 'Prendete le radici, portatele avanti per dare frutto e voi diventerete radici degli altri. Parlate con i nonni, con i vecchi, questo vi farà felici!'". Dopo aver ricevuto in consegna dai 100 giovani, in rappresentanza dei cinque continenti, le domande da consegnare ai padri sinodali il Papa, salutandoli, ha firmato il gesso di uno di loro.
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