Carissimi collaboratori e collaboratrici, buongiorno!Carissimi dipendenti della Curia - non disobbedienti della Curia, come qualcuno vi ha involontariamente definito commettendo un errore di stampa - !
Poco fa ho incontrato i Capi dei Dicasteri e i Superiori della Curia Romana per i tradizionali auguri natalizi, e ora incontro voi, per esprimere a ciascuno il mio sentito ringraziamento e i miei più sinceri auguri per un vero Natale del Signore.
È un dato di fatto che la stragrande maggioranza di voi è di nazionalità italiana, perciò permettetemi di esprimere anche un particolare, e direi doveroso, ringraziamento agli italiani che lungo la storia della Chiesa e della Curia Romana hanno operato costantemente con animo generoso e fedele, mettendo al servizio della Santa Sede e del Successore di Pietro la propria singolare laboriosità e la loro filiale dedizione, offrendo alla Chiesa grandi Santi, Papi, martiri, missionari, artisti che nessuna ombra passeggera della storia potrà offuscare. Grazie tante!
Ringrazio anche le persone che provengono da altri Paesi e che lavorano generosamente in Curia, lontani dalle loro Patrie e dalle loro famiglie, rappresentando per la Curia il volto della “cattolicità” della Chiesa.
Avendo rivolto un