Terremoto. Preghiera e raccolta fondi per le popolazioni
«Sono vicino con la preghiera alle persone colpite dal nuovo terremoto nel Centro Italia» ha scritto Papa Francesco in un tweet rivolgendo il suo pensiero ai terremotati.
Come il Papa anche i vescovi delle popolazioni colpite hanno messo l'accento sulla situazione drammatica per gli sfollati e sui danni al patrimonio artistico.
Diocesi di Camerino-San Severino Marche
"Una situazione drammatica". A parlare è Francesco Giovanni Brugnaro, vescovo di Camerino-San Severino Marche, nella cui diocesi rientrano Ussita e Castel Sant'Angelo sul Nera, epicentro delle violente scosse di terremoto di ieri sera. Il presule ha trascorso la notte con 700 sfollati, tra studenti e residenti, nelle palestre dell'Università e del Comune.
Tra i danni provocati "il crollo del tetto della chiesa di san Filippo, il campanile di santa Maria in Via, già lesionato, è crollato, la cattedrale ha un'altra fessura, il palazzo vescovile è inagibile". Inoltre, "l'accesso alla città è difficoltoso, con una sola via percorribile e macerie da tante parti", "gli studenti - riferisce il vescovo - sono in fuga". Evacuata anche "la casa del clero, che si trova sopra l'arcivescovado", con i sacerdoti "portati giù in spalla, a peso".
Diocesi di Spoleto-Norcia
"Il patrimonio artistico religioso, fulcro da secoli della fede delle popolazioni della Valle Castoriana, è seriamente compromesso: si è letteralmente sbriciolata la bellissima chiesa di San Salvatore a Campi di Norcia. Il rosone e parte della facciata dell'Abbazia di Sant'Eutizio a Preci sono crollati e danni seri sono stati provocati anche alla facciata della chiesa della Madonna delle Grazie a Norcia": ha detto ieri sera l'arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo, facendo un primo bilancio dei danni causati dalle scosse. Il presule spoletino ha parlato di "gravissima ferita al patrimonio di arte e di fede" della sua arcidiocesi, e conclude rinnovando "la collaborazione della Chiesa con gli enti competenti affinché la gente così duramente provata possa riprendere presto la vita normale".
Diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia
Il vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, Nazzareno Marconi, da umbro, che ben conosce le dinamiche che “fratello terremoto” scatena, ha sottolineato il valore di questa instabilità, negli edifici e nelle anime. «Essere una Chiesa provvisoria non ci fa male. Anzi, dobbiamo essere vicini alla nostra gente che la precarietà la vive ogni giorno sulla propria pelle. Non ci scandalizziamo dunque – ha detto il Pastore di Macerata ai preti – di fronte alle liturgie provvisorie dettate dalle circostanze, quando sono le persone che per prime fanno i conti con la caducità della vita e non sanno se possono rientrare nelle proprie abitazioni…».
Diocesi di Perugia-Città di Castello
«Mentre si iniziava a ricostruire, a ritornare alla “normalità” dopo il terremoto dello scorso agosto, le nostre popolazioni del Centro Italia sono messe nuovamente a dura prova. Macerie che si aggiungono ad altre macerie, che questa volta, grazie a Dio, hanno risparmiato la vita a tante persone. È andato distrutto, purtroppo, un ingente patrimonio storico-artistico, memoria delle nostre ultrasecolari radici spirituali e culturali». È il commento del cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale umbra (Ceu), a seguito del grave evento sismico della serata del 26 ottobre, con epicentro lungo la dorsale appenninica umbro-marchigiana, tra le province di Camerino e Perugia.
Caritas operative sul territorio. Ecco come aiutare le popolazioni colpite. “Siamo e restiamo vicini alle Caritas e alla popolazione nelle Diocesi colpite”. Così don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana ribadisce l’unione nella preghiera e la piena solidarietà e disponibilità di Caritas Italiana a sostenere l’impegno delle Caritas che si sono prontamente attivate anche dopo le nuove scosse che hanno acuito ferite ancora vive. Sono stati subito contattati i delegati regionali delle Caritas delle Marche e dell’Umbria e i direttori delle Caritas più coinvolte da questa nuova emergenza: Camerino, Macerata e Spoleto-Norcia. Gli operatori locali si sono messi a disposizione per far fronte alle necessità più immediate e stanno monitorando l’evolversi della situazione, nelle diverse frazioni e centri abitati.
Come si può contribuire alle donazioni di Caritas italiana per i terremotati. Ricordiamo che è possibile contribuire alla raccolta fondi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o tramite altri canali, tra cui on line sul sito www.caritas.it (causale "Terremoto centro Italia") o bonifico bancario specificando nella causale “Terremoto centro Italia”.
Ecco i riferimenti bancari:
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113
• Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119