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Il tema. Il Papa: l'Unzione degli infermi è sacramento di cura, non prepara il becchino

martedì 2 luglio 2024

Ricevere l’Unzione degli infermi non significa che dopo il prete arriverà il becchino. Si tratta infatti di un sacramento di guarigione, di cura, che sana lo spirito. Lo sottolinea il Papa nel video che accompagna l’intenzione di preghiera per il mese di luglio. «Quando il sacerdote si avvicina a una persona per amministrarle l’Unzione degli infermi – aggiunge il Pontefice -non sta necessariamente aiutandola a congedarsi dalla vita. Pensarla così significa rinunciare a ogni speranza». Preghiamo dunque, conclude il Papa, «perché il sacramento dell’Unzione degli infermi doni alle persone che lo ricevono e ai loro cari la forza del Signore, e diventi sempre più per tutti un segno visibile di compassione e di speranza». Come noto l’intenzione di preghiera mensile del Pontefice è diffusa grazia alle Rete mondiale di preghiera del Papa, un’Opera Pontificia, la cui missione è mobilitare i cattolici attraverso la preghiera e l’azione di fronte alle sfide dell’umanità e della missione della Chiesa. Queste sfide sono presentate sotto forma di intenzioni di preghiera affidate dal Papa a tutta la Chiesa. La sua missione, spiega una nota, si inscrive nella dinamica del Cuore di Gesù, una missione di compassione per il mondo. Fondata nel 1844 come Apostolato della preghiera, la rete è oggi presente in 89 Paesi ed è composta da più di 22 milioni di cattolici. Include la sua sezione giovanile, il Meg – Movimento eucaristico giovanile. Nel dicembre 2020 il Papa ha costituito questa opera pontificia come fondazione vaticana e ha approvato i suoi nuovi statuti. Il suo direttore internazionale è il gesuita padre Frederic Fornos.

Le immagini che accompagnano il video odierno sono state girate in due diocesi statunitensi: quella di Allentown, in Pennsylvania, e quella di Los Angeles, in California.