Vaticano. Il Papa ai nuovi sacerdoti: siate pastori, non imprenditori
Nella 58esima Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, papa Francesco ha presieduto domenica nella Basilica di San Pietro la Messa per l'ordinazione sacerdotale di nove diaconi. A loro, nell'omelia ampiamente pronunciata a braccio integrando quella rituale prevista per la circostanza, ha raccomandato di vivere lo stile di vicinanza, compassione e tenerezza di Dio, ricordando che il sacerdozio "non è una carriera ma un servizio".
Il Papa - come riporta Vatican News - ha esortato i preti a “perdere tempo ascoltando e consolando”. E ad essere dispensatori del perdono di Dio, che mai si stanca di perdonare. Usare la “compassione tenera, di famiglia, di padre, che fa sentire che tu stai nella casa di Dio”: è lo stile che ha augurato il Papa ai sacerdoti, nella raccomandazione di non essere “arrampicatori”, inseguendo l’orgoglio dei soldi. “Sacerdoti, non imprenditori”, ripete il Pontefice, invitando a non avere paura: “se avrete lo stile di Dio, tutto andrà bene”.
"Siate sacerdoti di popolo non chierici di Stato", ha detto raccomandandosi di allontanarsi "dalla vanità, dall'orgoglio dei soldi". "Il diavolo entra dalle tasche", occorre essere "poveri che amano i poveri. Non siate arrampicatori". "Quando un sacerdote inizia a fare l'imprenditore", ha detto, perde quella vicinanza "al popolo, perde quella povertà che lo rende simile a Cristo povero e crocifisso, e diventa l'imprenditore, il sacerdote imprenditore e non il servitore".
Il Pontefice ha ricordato che "nel linguaggio di un tempo si parlava della carriera ecclesiastica, che non aveva lo stesso significato che ha oggi. Questa non è una carriera: è un servizio, un servizio come quello che ha fatto Dio al suo popolo. E questo servizio di Dio al suo popolo ha delle tracce, ha uno stile, uno stile che voi dovete seguire. Stile di vicinanza, stile di compassione e stile di tenerezza. Questo è lo stile di Dio. Vicinanza, compassione, tenerezza". Sono tre parole che contraddistinguono lo stile di Dio. Il Papa le ha esaminate nel dettaglio, consegnando ai nuovi presbiteri l’imitazione di questo stile. Si è soffermato in particolare sulle quattro declinazioni della vicinanza: con Dio - nella preghiera, nei sacramenti, nella Messa - con il vescovo, tra i fratelli e con il popolo. “Parlare con il Signore, essere vicino al Signore”: è questa la preoccupazione del Papa. Ha ricordato che il Signore si è fatto vicino a noi nel Suo Figlio. E che è stato vicino nel percorso di discernimento vocazionale degli ordinandi, “anche nei momenti brutti del peccato: era lì. Vicinanza. Siate vicini al santo popolo fedele di Dio. Ma prima di tutto vicini a Dio, con la preghiera”. E ha concluso: “Un sacerdote che non prega, lentamente spegne il fuoco dello Spirito dentro”.