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Rifugiati. Come accogliere i migranti: i venti punti di papa Francesco

lunedì 11 dicembre 2017

In 20 punti la risposta alla sfida dell’accoglienza. Il fenomeno migratorio va letto «in una prospettiva di giustizia, corresponsabilità globale e comunione nella diversità». Il piano è stato preparato dalla Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per la promozione dello sviluppo umano integrale, che ha consultato varie Conferenze episcopali e diverse Ong cattoliche che operano nel campo.

Approvati da papa Francesco, i 20 punti condensano le migliori "buona pratiche" adottate dalla Chiesa cattolica in risposta ai bisogni di migranti e rifugiati in tutto il mondo. Alcuni dei punti del documento vaticano riguardano ad esempio l’istituzione di canali sicuri, legali e organizzati per migranti e rifugiati al fine di proteggere le loro vite e si suggerisce ai governi di evitare espulsioni arbitrarie e di massa che non tengano conto delle situazioni personali, come ad esempio i ricongiungimenti familiari o le situazioni di guerra dei Paesi di provenienza. Particolare attenzione viene chiesta per i rimpatri anche volontari, perché siano adeguatamente supportati e non aggravino situazioni già critiche. Un’attenzione particolare poi è riservata ai minori, i più vulnerabili per i quali il Vaticano richiama la Convenzione dei diritti del bambino e suggerisce politiche che ne garantiscano l’effettiva tutela. Un’ampia panoramica è quella sull’integrazione e la solidarietà, dove in vari punti si illustrano soluzioni che possano facilitare i rapporti con le comunità ospitanti, ma anche l’accesso all’istruzione e al mercato del lavoro.

1. NO ESPULSIONI ARBITRARIE

Incoraggiare gli Stati a bandire ogni forma di espulsione arbitraria e collettiva. Il principio di “non refoulement" va sempre rispettato. Questo principio è fondato sulla situazione individuale della persona e non sulla presunzione di sicurezza di un Paese.

2. POTENZIARE VIE LEGALI

Esortare gli Stati e gli altri attori coinvolti ad ampliare il numero e le forme di vie legali alternative per una migrazione e un reinserimento sicuri e volontari.

3. SICUREZZA DELLA PERSONA

Gli Stati adottino una prospettiva di sicurezza nazionale che tenga in debito conto la sicurezza delle persone e i diritti di tutti i migranti, richiedenti asilo erifugiati che entrano nel loro territorio.

4. MAGGIORI INFORMAZIONI

Incoraggiare gli Stati con ingenti flussi emigratori di lavoratori ad adottare politiche e pratiche che forniscano protezione ai cittadini che decidono di emigrare, con più informazioni prima della partenza.

5. SFRUTTAMENTO E TRATTA

Incoraggiare gli Stati con ingenti flussi di lavoratori immigrati ad adottare politiche nazionali che proteggano contro lo sfruttamento, il lavoro forzato ola tratta. Garantire il possesso di documenti.

6. VALORIZZARE LE CAPACITÀ

Permettere a migranti, richiedenti asilo e rifugiati di sfruttare al meglio le proprie capacità e i propri talenti per contribuire al proprio benessere e a quello delle proprie comunità.

7. MINORI GIUNTI SOLI

Incoraggiare gli Stati a rispettare gli obblighi derivanti dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia quando adottano una legislazione nazionale per far fronte alla situazione di vulnerabilità dei minori non accompagnati o separati dalla loro famiglia.

8. GARANTIRE I MINORENNI

Incoraggiare gli Stati a rispettare i loro obblighi derivanti dalla Convenzione sui diritti dell’Infanzia nei confronti di tutti i minori migranti.

9. ACCESSO ALL’ISTRUZIONE

Adottare legislazioni che forniscano pari accesso all’istruzione per gli studenti migranti, richiedenti asilo e rifugiati, a tutti i livelli.

10. DIRITTO ALLA SALUTE

Adottare politiche nazionali che garantiscano ai migranti e rifugiati l’accesso ad una protezione sociale adeguata, a iniziare dal diritto alla salute.

11. NAZIONALITÀ PER TUTTI

Adottare una legislazione che eviti ai migranti e ai rifugiati lo stato di "apolidi", garantendo a tutti una nazionalità alla nascita.

12. RICONOSCERE COMPETENZE

Mettere in atto una legislazione che permetta il riconoscimento, il trasferimento e l’ulteriore sviluppo delle competenze di tutti i migranti nel Paese di accoglienza.

13. FAVORIRE L’INTEGRAZIONE

Adottare norme, politiche e pratiche che facilitino l’integrazione locale di migranti, richiedenti asilo e popolazioni di rifugiati.

14. RIUNIRE LE FAMIGLIE

Adottare politiche e pratiche che favoriscano e preservino l’integrità e il benessere della famiglia.Favorire i ricongiungimenti familiari.

15. ATTENZIONE AI DISABILI

Garantire ai migranti, richiedenti asilo e rifugiati con necessità particolari o vulnerabilità le stesse opportunità offerte ai cittadini disabili.

16. AIUTARE CHI ACCOGLIE

Incoraggiare la comunità internazionale a incrementate la porzione del contributo allo sviluppo e agli aiuti di emergenza in favore degli Stati che accolgono e sostengono grandi flussi di rifugiati e di migranti che fuggono da conflitti armati.

17. LIBERTÀ DI RELIGIONE

Garantire la libertà religiosa, in termini di professione e pratica, a tutti i migranti e rifugiati, indipendentemente dal loro status.

18. INTEGRAZIONE LOCALE

Sulla base del concetto che l’integrazione non è né assimilazione né incorporazione, ma nel mutuo riconoscimento della ricchezza della cultura dell’altro,adottare leggi che facilitino l’integrazione locale.

19. VISIONE DEI MIGRANTI

Adottare politiche e programmi che promuovano una visione positiva di migranti e rifugiati e la solidarietà nei loro confronti.

20. AIUTARE IL RIMPATRIO

Garantire il diritto a far parte dei programmi di rimpatrio volontario o di evacuazione, adottando politiche e procedure che facilitino il reinserimento