Chiesa. Il 26 gennaio la prima Domenica della Parola: cosa significa, come partecipare
Il manifesto della Domenica della Parola
Il prossimo 26 gennaio la Chiesa celebrerà per la prima volta la Domenica della Parola di Dio, istituita da Papa Francesco con la Lettera apostolica Aperuit illis dello scorso settembre. L’iniziativa è stata presentata oggi in Sala Stampa vaticana dall’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, sottolineandone lo scopo di “ravvivare la responsabilità che i credenti hanno nella conoscenza della Sacra Scrittura e nel mantenerla viva attraverso un’opera di permanente trasmissione e comprensione, capace di dare senso alla vita della Chiesa nelle diverse condizioni in cui si viene a trovare”. (L'arcidiocesi di Milano anticiperà l'inziativa domenica 19 per evitare la coincidenza con la Festa della famiglia)
Fisichella ha evidenziato anche “il grande valore ecumenico” di questa Domenica. Infatti Papa Francesco ha stabilito che si celebri sempre nella III Domenica del Tempo Ordinario dell’Anno liturgico che cade in prossimità della Giornata di dialogo tra Ebrei e cattolici e della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. E questo “non è, ovviamente, una mera coincidenza temporale, ma una scelta che intende segnare un ulteriore passo nel dialogo ecumenico, ponendo la Parola di Dio nel cuore stesso dell’impegno che i cristiani sono chiamati a realizzare quotidianamente”.
Questa Domenica avrà un proprio logo caratteristico, che rappresenta il cammino dei discepoli al villaggio di Emmaus (cfr Lc 24,13-35), a cui a un certo momento del tragitto si accosta Gesù Risorto. L’icona è opera di suor Marie-Paul Farran, religiosa egiziana che ha speso tutta la sua vita nel monastero benedettino Notre-Dame du Calvaire a Gerusalemme morta lo scorso maggio, e realizzata graficamente da Giordano Redaelli per le Edizioni San Paolo, ed evidenzia molteplici aspetti che convergono sulla Domenica. Tutta la scena del Logo infatti “non fa altro che ricordare il cuore stesso della Domenica della Parola di Dio: l’annuncio di Cristo Risorto non può trovare i discepoli stanchi né oziosi ma dinamici nel ritrovare sempre linguaggi nuovi per permettere che la Sacra Scrittura sia regola viva della vita della Chiesa”.
L’arcivescovo Fisichella ha inoltre illustrato come verrà celebrata a Roma la giornata di domenica 26 gennaio, precisando che questa giornata inaugura “un percorso che nei prossimi anni sarà arricchito da altre esperienze tese a preparare soprattutto i laici e le laiche ad assumere il ministero del Lettorato per richiamare l’importanza della proclamazione della Parola di Dio nella liturgia, ma nello stesso tempo affidare loro, ad esempio, la preparazione della lectio divina o le altre forme di animazione, diffusione e studio della Sacra Scrittura”.
Momento forte della Domenica sarà la Messa presieduta alle ore 10 da papa Francesco nella Basilica di San Pietro. I biglietti gratuiti per la partecipazione potranno essere ritirati presso la sede del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione in Via della Conciliazione 5, venerdì 24 e sabato 25 gennaio dalle 8:30 alle 13:30 e dalle 15:00 alle 17:30; domenica 26 gennaio, invece, dalle ore 7:00 alle ore 9:00. Sull’altare papale verrà collocata per l’occasione la statua di Nostra Signora di Knock, Patrona dell’Irlanda. Mentre all’inizio della Messa, inoltre, avverrà la solenne intronizzazione del Lezionario usato in tutte le sessioni del Concilio Vaticano II.
A conclusione della messa Papa Francesco con un gesto simbolico consegnerà la Bibbia a 40 persone in rappresentanza di tante espressioni della nostra vita quotidiana. Dal vescovo allo straniero; dal sacerdote alle catechiste; dalle persone consacrate al poliziotto e alla guardia svizzera; dagli Ambasciatori dei vari continenti ai docenti universitari e maestri di scuola primaria e secondaria; dal povero al giornalista; dal Gendarme al detenuto che sta scontando l’ergastolo in stato di semilibertà; da alcune famiglie al giocatore della Roma Nicolò Zaniolo in rappresentanza degli sportivi.
La riceveranno anche un rappresentante delle Chiese Ortodosse e delle Comunità Evangeliche. A tutti verrà affidata la Sacra Scrittura “per indicare l’attenzione che siamo chiamati a porre alla Parola di Dio, perché non rimanga un libro nelle nostre mani, ma diventi piuttosto una provocazione continua perché sia di preghiera, lettura, meditazione e studio”. Infatti, ha rimarcato Fisichella, “questa Domenica, vuole provocare i cristiani tutti a non porre la Bibbia come uno dei tanti libri nello scaffale di casa, forse riempiti di polvere, ma uno strumento che risvegli la nostra fede”.
All’uscita dalla Basilica poi, a tutti quelli che avranno partecipato, sarà consegnata l’edizione speciale della Sacra Scrittura, pubblicata per l’occasione e offerta dalla San Paolo che contiene anche alcune righe introduttive di Papa Francesco. Inoltre per per prepararsi a celebrare questa Domenica della Parola di Dio, è stato preparato anche un Sussidio pastorale in italiano, già tradotto in più lingue e disponibile solo online, che i Parroci e gli operatori pastorali potranno utilizzare per trovare idee e strumenti idonei per l’animazione di questa giornata.
Nel pomeriggio di Domenica 26 infine, a Piazza Navona, nella chiesa di Sant’Agnese, dalle 16 alle 19 tante personalità in rappresentanza di varie categorie, si alterneranno per la lettura continuata del Vangelo di Matteo. La scelta di questo Vangelo, ha precisato Fisichella, “dipende dal fatto che è il Vangelo che sarà letto nelle domeniche di quest’anno e, pertanto, si presta ad essere di introduzione alla preghiera e alla meditazione che i fedeli avranno nel corso del 2020”. Questo momento sarà animato dal Coro della Diocesi di Roma. E per l’occasione è stata pubblicata un’edizione speciale del Vangelo di Matteo, che sarà distribuita ai presenti.