AI DELEGATI DELL'ISTITUTO DIGNITATIS HUMANAE . Riscoprire dignità umana in una società che scarta i deboli
Signori Cardinali,
Illustri Signori,
vi
ringrazio per questo incontro, in particolare sono grato al Cardinale
Martino per le parole con cui lo ha introdotto.Il vostro Istituto si
propone di promuovere la dignità umana sulla base della verità
fondamentale che l’uomo è creato a immagine e somiglianza di Dio.
Dunque una dignità originaria di ogni uomo e donna, insopprimibile,
indisponibile a qualsiasi potere o ideologia. Purtroppo nella nostra
epoca,così ricca di tante conquiste e speranze, non mancano poteri e
forze che finiscono per produrre una cultura dello scarto; e questa
tende a divenire mentalità comune. Le vittime di tale cultura sono
proprio gli esseri umani più deboli e fragili – i nascituri,i più
poveri, i vecchi malati, i disabili gravi… –, che rischiano di essere
"scartati", espulsi da un ingranaggio che dev’essere efficiente a tutti
i costi. Questo falso modello di uomo e di società attua un ateismo
pratico negando di fatto la Parola di Dio che dice: "Facciamo l’uomo a
nostra immagine, secondo la nostra somiglianza" (cfrGen 1,26).
Invece,
se ci lasciamo interrogare da questa Parola, se lasciamo che essa
interpelli la nostra coscienza personale e sociale, se lasciamo che
metta in discussionei nostri modi di pensare e di agire, i criteri, le
priorità e le scelte, allora le cose possono cambiare. La forza di
questa Parola pone dei limiti a chiunque voglia rendersi egemone
prevaricando i diritti e la dignità altrui. Nel medesimo tempo, dona
speranza e consolazione a chi non è in grado di difendersi, a chi non
dispone di mezzi intellettuali e pratici per affermare il valore della
propria sofferenza, dei propri diritti,della propria vita.
La
Dottrina sociale della Chiesa, con la sua visione integrale dell’uomo,
come essere personale e sociale, è la vostra "bussola". Lì c’è un
frutto particolarmente significativo del lungo cammino del Popolo di Dio
nella storia moderna e contemporanea: c’è la difesa della libertà
religiosa, della vita in tutte le sue fasi, del diritto al lavoro e al
lavoro decente, della famiglia, dell’educazione…
Sono benvenute
quindi tutte quelle iniziative come la vostra, che intendono aiutare le
persone, le comunità e le istituzioni a riscoprire la portata etica e
sociale del principio della dignità umana, radice di libertà e di
giustizia. A tale scopo è necessaria un’opera di sensibilizzazione e di
formazione, affinché i fedeli laici, in qualsiasi condizione, e
specialmente quelli che si impegnano in campo politico, sappiano
pensare secondo il Vangelo e la Dottrina sociale della Chiesa e agire
coerentemente, dialogando e collaborando con quanti, con sincerità e
onestà intellettuale, condividono, se non la fede, almeno una simile
visione di uomo e di società e le sue conseguenze etiche. Non sono
pochi i non cristiani e i non credenti convinti che la persona umana
debba essere sempre un fine e mai un mezzo.
Nell’augurarvi ogni bene per la vostra attività, invoco per voi e per i vostri cari la benedizione del Signore.