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Le parole. Il Papa: non temete le crisi di coppia, aiutano a crescere

Redazione Internet sabato 6 novembre 2021

"Io mi ritrovo nella vostra esperienza, che invita a considerare la crisi come opportunità, in questo caso opportunità di fare un salto di qualità nella relazione", e "sono contento che durante questo Anno della Famiglia Amoris laetitia ci sia anche questo incontro, dedicato ai coniugi che vivono una crisi seria nella loro relazione". Così papa Francesco, durante l'udienza in Sala Nervi, si è rivolto a braccio all'Associazione Retrouvaille, servizio per le coppie in crisi che, nel proprio logo, si definisce "salvagente per i matrimoni in difficoltà" e che il Pontefice ha ringraziato per il loro impegno e incoraggiato a portarlo avanti.

IL TESTO DEL DISCORSO

"Questo è importante - ha detto il Papa -: non dobbiamo spaventarci della crisi, la crisi ci aiuta a crescere. Quello che è importante è non cadere nel conflitto. Il conflitto chiude il cuore, invece la crisi ti fa ballare un po', ti fa vedere le cose brutte, ma dalla crisi si può uscire. A patto di uscire migliori, perché dalla crisi si può uscire migliori o peggiori, non uguali. E difficilmente dalla crisi si può uscire da soli, si esce insieme. Non avere paura della crisi, avere paura del conflitto".

Ricordando che proprio nella sua esortazione Amoris laetitia c'è una parte dedicata alle crisi familiari, Francesco ha osservato che "le crisi delle persone producono ferite, piaghe nel cuore e nella carne". "Ferite - ha proseguito - è una parola-chiave per voi, fa parte del vocabolario quotidiano di Retrouvaille. Fa parte della vostra storia: infatti, voi siete coppie ferite che siete passate attraverso la crisi e siete guarite; e proprio per questo siete in grado di aiutare altre coppie ferite. Avete preso in mano la crisi e cercato la soluzione".

"Questo è il vostro dono - ha riconosciuto -, l'esperienza che avete vissuto e mettete al servizio degli altri. Vi ringrazio tanto di questo. È un dono prezioso sia sul piano personale sia sul piano ecclesiale".

"Oggi c'è tanto bisogno di persone, di coniugi che sappiano testimoniare che la crisi non è una maledizione, fa parte del cammino, e costituisce un'opportunità", ha aggiunto il Papa . "Ma per essere credibili bisogna averlo sperimentato. Non può essere un discorso teorico, una 'pia esortazione'; non sarebbe credibile. Invece voi portate una testimonianza di vita. Siete stati in crisi, siete stati feriti; grazie a Dio e con l'aiuto dei fratelli e delle sorelle siete guariti; e avete deciso di condividere questa vostra esperienza, di metterla al servizio di altri".

Soffermandosi poi su un'altra "parola-chiave" nella pastorale familiare, "accompagnare", Francesco ha detto che essa "riguarda naturalmente i pastori, fa parte del loro ministero; ma coinvolge in prima persona anche i coniugi, come protagonisti di una comunità che accompagna". "La vostra esperienza ne dà una testimonianza specifica - ha sottolineato -. Un'esperienza che è nata 'dal basso', come spesso succede quando lo Spirito Santo suscita nella Chiesa realtà nuove che rispondono a esigenze nuove".

"Così è stato per Retrouvaille - ha spiegato Francesco -. Di fronte alla realtà di tante coppie in difficoltà o già divise, la risposta è prima di tutto accompagnare". "La crisi fa parte della storia della salvezza", ha rimarcato, e "accompagnare vuol dire 'perdere tempo' per stare vicino alle situazioni di crisi - ha concluso -. E spesso ci vuole molto tempo, ci vuole pazienza, rispetto, disponibilità… Tutto questo è accompagnare. E voi lo sapete bene".