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Commissione Tutela dei Minori. Nove nuove nomine del Papa, confermato O’Malley

sabato 17 febbraio 2018

Papa Francesco ha nominato 9 nuovi Membri della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori. Cinque donne e quattro uomini. Prof. Benyam Dawit Mezmur (Etiopia); Sr. Arina Gonsalves, RJM (India); On. Neville Owen (Australia); Sig.ra Sinalelea Fe’ao (Tonga); Prof. Myriam Wijlens (Paesi Bassi); Prof. Ernesto Caffo (Italia); Sr. Jane Bertelsen, FMDM (UK); Sig.ra Teresa Kettelkamp (USA); Sig. Nelson Giovanelli Rosendo Dos Santos (Brasile).

Istituita il 22 marzo 2014 con documento autografo di Papa Francesco, la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori ha il compito specifico di proporre al Papa “le iniziative più opportune per la protezione dei minori e degli adulti vulnerabili, sì da realizzare tutto quanto è possibile per assicurare che crimini come quelli accaduti non abbiano più a ripetersi nella Chiesa”. La Commissione, quindi, ha funzione consultiva, è al servizio del Santo Padre ed è composta da un massimo di diciotto Membri nominati dallo stesso Pontefice “per un periodo di tre anni, salva riconferma”.

Le conferme: Papa Francesco ha confermato il Cardinale Seán O’Malley, OFM Cap., come Presidente della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori (PCTM) e nominato in questo organismo consultivo sedici (16) membri, inclusi nove nuovi membri. I sette membri riconfermati sono: Dr. Gabriel Dy-Liacco (Filippine); S.E. Mons. Luis Manuel Alì Herrera (Colombia); P. Hans Zollner, SJ (Germania); Prof. Hanna Suchocka (Polonia); Sr. Kayula Lesa, RSC (Zambia); Sr. Hermenegild Makoro, CPS (Sud Africa); Mons. Robert Oliver (USA).

La dichiarazione del Cardinal O’Malley: “Il nostro Santo Padre, Papa Francesco, ha prestato molta considerazione e preghiera nel nominare questi membri. I commissari appena nominati aggiungeranno una prospettiva globale nella protezione dei minori e degli adulti vulnerabili. Il Santo Padre ha assicurato la continuità del lavoro della nostra Commissione, che è quello di assistere le chiese locali di tutto il mondo nei loro sforzi di proteggere dalle ferite tutti i bambini, i giovani e gli adulti vulnerabili.”

Tra i membri della Commissione anche vittime di abusi: Vittime/sopravvissuti di abusi sessuali clericali sono inclusi tra i membri annunciati oggi. Sin dalla fondazione della Commissione, persone che hanno sofferto per gli abusi e genitori di vittime/sopravvissuti sono stati membri. Come è sempre stato prassi della Commissione, la PCTM supporta il diritto di ogni persona che sia stata abusata a rivelare o non rivelare pubblicamente le proprie esperienze. I membri nominati oggi hanno scelto di non farlo pubblicamente, ma solo all’interno della Commissione. La PCTM crede fermamente che la loro privacy sia un valore da rispettare.

Ascoltare le persone che sono state abusate: la chiesa ha bisogno di sentire le loro voci: Come deciso dai membri fondatori nell’Assemblea Plenaria di settembre 2017, la nuova membership della PCTM e lo staff inizieranno il nuovo mandato ascoltando e imparando da persone che sono state abusate, da membri delle loro famiglie, e da coloro che li supportano. L’approccio “prima le vittime/sopravvissuti per primi” continua a essere centrale in tutte le politiche e programmi educativi della Commissione. La PCTM desidera ascoltare direttamente le voci delle vittime/sopravvissuti, in modo che il consiglio offerto al Santo Padre sia realmente permeato dalla loro saggezza ed esperienze.

Plenaria in Aprile: La sessione di apertura della Plenaria di aprile inizierà con un incontro privato con diverse persone che hanno avuto esperienza dell’abuso. I membri, quindi, discuteranno varie proposte per promuovere un dialogo continuativo con vittime/sopravvissuti da tutto il mondo. Sono state intraprese consultazioni per diversi mesi allo scopo di creare un “Gruppo Consultivo Internazionale di Sopravvissuti” (ISAP), una nuova struttura definita dalle voci di vittime/sopravvissuti e fondata sull’esperienza del Survivor Advisory Panel della Commissione Nazionale Cattolica per la Tutela in Inghilterra e Galles.