Papa

L'Angelus. Un opuscolo sulla Misericordia distribuito in piazza da clochard e profughi

venerdì 6 gennaio 2017

"Vi auguro un anno di giustizia, di perdono, di serenità, ma soprattutto un anno di misericordia: vi aiuterà leggere questo libro, è tascabile, potete portarlo con voi". Così papa Francesco, al termine dell'Angelus (al quale hanno partecipato circa 35 mila persone), ha presentato ai fedeli l'opuscolo "Icone di misericordia", da lui offerto in dono ai presenti in 50 mila copie.

L'opuscolo distribuito in piazza dai senzatetto e dai profughi
. "I Magi offrono a Gesù i loro doni - ha detto il Pontefice -, ma in realtà Gesù stesso è il vero dono di Dio: lui infatti è il Dio che ci si dona, in lui noi vediamo il volto misericordioso del Padre che ci aspetta, ci accoglie, ci perdona sempre, il volto di Dio che non ci tratta mai secondo le nostre opere o secondo i nostri peccati, ma unicamente secondo l'immensità della sua inesauribile misericordia". "E parlando di doni - ha quindi proseguito -, anche io ho pensato di farvi un piccolo dono. "Vi verrà distribuito dai poveri, dai senzatetto e dai profughi insieme a molti volontarie religiosi che saluto cordialmente e ringrazio di vero cuore". Al termine della distribuzione ai bisognosi (oltre 300) è stato offerto un tramezzino con bevanda da parte del Papa.

Sei episodi evangelici illustrano la Misericordia. Il piccolo opuscolo tascabile, "intende continuare ad offrire, come uno dei piccoli frutti del Giubileo Straordinario da poco concluso, alcuni spunti di riflessione e di preghiera sulla Misericordia infinita di Dio", spiega l'Elemosineria. "La figura di Gesù Misericordioso è presentata in queste poche pagine attraverso sei episodi evangelici che raccontano l'esperienza di altrettante persone trasformate dal suo amore: la peccatrice, Zaccheo, Matteo il pubblicano, la samaritana, il buon ladrone, l'apostolo Pietro. Sei icone, appunto, di misericordia", viene spiegato.

Il Papa: sta a noi scegliere la stella da seguire.
"Anche nella nostra vita ci sono diverse stelle, luci che brillano e orientano. Sta a noi scegliere quali seguire". Così, all'Angelus dell'Epifania,papa Francesco ha commentato la tradizione della stella che guidò i Magi a Betlemme. "Per esempio, ci sono luci intermittenti - ha detto -, che vanno e vengono, come le piccole soddisfazioni della vita: anche se buone, non bastano, perché durano poco e non lasciano la pace che cerchiamo". "Ci sono poi le luci abbaglianti della ribalta, dei soldi e del successo - ha proseguito -, che promettono tutto e subito: sono seducenti, ma con la loro forza accecano e fanno passare dai sogni di gloria al buio più fitto". I Magi, invece, ha detto Francesco,"invitano a seguire una luce stabile, una luce gentile, che non tramonta, perché non è di questo mondo: viene dal cielo e splende nel cuore". "Questa luce vera è la luce del Signore, o meglio, è il Signore stesso", ha aggiunto.