Angelus. Francesco: non abusiamo della misericordia di Dio con la pigrizia spirituale
La misericordia del Signore è infinita, ma non dobbiamo "abusarne" con la "pigrizia spirituale": soprattutto in questo tempo di Quaresima, ciascuno di noi è invitato a rispondere "con sincerità di cuore" all'invito alla conversione. È la riflessione che Papa Francesco ha offerto domenica 24 marzo in piazza san Pietro per l’Angelus.
"La possibilità della conversione non è illimitata; perciò è necessario coglierla subito; altrimenti essa sarebbe perduta per sempre": lo ha sottolineato papa Francesco all'Angelus. "Noi possiamo fare grande affidamento sulla misericordia di Dio, ma senza abusarne", ha ricordato il Pontefice. "Gesù", ha spiegato Francesco commentando la parabola del fico sterile del Vangelo della terza domenica di Quaresima, "intercede presso il Padre in favore dell'umanità e lo prega di attendere e di concederle ancora del tempo, perché in essa possano germogliare i frutti dell'amore e della giustizia". "Il fico che il padrone della parabola vuole estirpare rappresenta una esistenza sterile, incapace di donare, di fare il bene", ha spiegato il Papa, "è simbolo di colui che vive per sé stesso, sazio e tranquillo, adagiato nelle proprie comodità, incapace di volgere lo sguardo e il cuore a quanti sono accanto a lui e si trovano in condizione di sofferenza, di povertà, di disagio. A questo atteggiamento di egoismo e di sterilità spirituale, si contrappone il grande amore del vignaiolo nei confronti del fico: ha pazienza, sa aspettare, gli dedica il suo tempo e il suo lavoro. Promette al padrone di prendersi particolare cura di quell'albero infelice".
Ricordare i missionari martiri "è un dovere di gratitudine per tutta la Chiesa, ma anche uno stimolo a testimoniare con coraggio la nostra fede e la nostra speranza in Colui che sulla Croce ha vinto per sempre l'odio e la violenza con il suo amore": ha sottolineato il Papa in occasione della Giornata in memoria dei missionari martiri. "Nel corso del 2018", ha ricordato Francesco, "in tutto il mondo numerosi vescovi, sacerdoti, suore e fedeli laici hanno subito violenze; mentre sono stati uccisi 40 missionari, quasi il doppio rispetto all'anno precedente. Ricordare questo calvario contemporaneo di fratelli e sorelle perseguitati o uccisi a motivo della loro fede in Gesù è un dovere di gratitudine per tutta la Chiesa".
LA PREGHIERA DEL PAPA PER LE VITTIME IN MALI E NIGERIA
Papa Francesco ha invitato a pregare "per le numerose vittime degli ultimi attentati disumani avvenuti in Nigeria e in Mali". "Il Signore accolga queste vittime, guarisca i feriti, consoli i familiari e converta i cuori crudeli".