Xenofobia e razzismo: le due metà del lavoro da fare
Dico grazie io a lei, caro professore. Perché so che quel che ci dice lei lo fa da insegnante appassionato (ricordo bene le lettere schiette, semplici e belle dei suoi allievi che ho ricevuto e pubblicato in questa stessa pagina). Qui lei sottolinea l’importanza e il contenuto fondamentale – il valore dell’altro – della metà del lavoro educativo che ci sta davanti da sempre, e oggi più di ieri. L’altra metà riguarda l’insegnamento a chi è italiano per nascita o per residenza e a ogni altro abitante di questo nostro Paese del valore delle civili regole che presiedono alla vita con-cittadina. Regole che tutelano tutti alla stessa maniera e devono farlo fugando sempre più e sempre meglio, ogni incomprensibile sospensione di legalità e contrastando ogni amara ingiustizia e ogni intollerabile e vergognosa discriminazione.