Il direttore risponde. Vita e unità, impegni grandi
Gentile direttore,
abbiamo letto l’articolo comparso su Avvenire del 3 maggio: "Insieme per una nuova cultura della vita". Siamo contenti che la marcia del 13 non sia interpretata come una iniziativa "contro il Movimento per la Vita". Non è così, per vari motivi. Anzitutto perché sono molti i volontari e i dirigenti del Mpv e di Cav locali che ci aiutano nell’organizzazione e che parteciperanno all’evento. Inoltre, tra i premiati, al convegno del 12, ci saranno, addirittura, uno dei fondatori del primo Cav in Italia, e ideatore del Progetto Gemma, Mario Paolo Rocchi, e Miranda Lucchini, storica colonna di un Cav romano. In secondo luogo perché l’idea della marcia nasce dalla relazione con altri Movimenti per la vita europei che da anni organizzano marce per la vita e che ci sostengono in questo. Numerose saranno le delegazioni straniere presenti. Più volte in passato si è chiesto all’onorevole Carlo Casini di proporre altrettanto nel nostro Paese, ma il presidente nazionale del Mpv da una parte ha sempre detto di non essere d’accordo con questo tipo di manifestazioni e/o di non ritenerle importanti, dall’altra non ha mai risposto al nostro invito ufficiale, né in occasione della prima né in occasione della seconda marcia. Non si è dunque voluto fare qualcosa contro qualcuno, ma qualcosa che mancava. Con l’augurio di svariati cardinali e vescovi, e il plauso di oltre cento associazioni, tra cui molte impegnate da anni proprio nella valorizzazione e nella difesa della vita nascente (Il Dono, la Quercia millenaria, Voglio Vivere ecc… ) e desiderose di un grande evento unitario, mai prima realizzato. Con i nostri più cordiali saluti
Luigi Coda Nunziante - (Associazione Famiglia Domani)