Verde in città: la via dell'"Albero in più" e i buoni esempi di Milano e Parigi
Gentile direttore,
a Milano tre milioni di alberi, a Parigi 170mila. I sindaci Beppe Sala e Anne Hidalgo lanciano queste proposte per i prossimi anni. A Milano la proposta riguarda non solo il Comune, ma anche l’insieme della città metropolitana. Se si facesse un paragone con Venezia (tutto il Comune, centro storico, terraferma, Lido ed estuario) il confronto con Milano darebbe 300mila alberi. Una sfida ai Comuni: un nuovo albero ogni 5 abitanti, fino a uno ogni 3 dove adesso ce ne sono troppo pochi! Questi sindaci di Milano e Parigi hanno capito che gli alberi fanno bene, rendono vivibili le città, producono ossigeno e consumano anidride carbonica, ombreggiano, fermano i venti, drenano il terreno, creano spazi per giocare e relazionarsi... e tutto ciò in effetti è ben noto. Hanno anche capito che non sono proposte che allontanano dal tema della pandemia: essa è una catastrofe ecologica, e gli alberi sono uno degli elementi che migliorano la qualità della vita delle persone (polmoni stressati dall’inquinamento sono più esposti, e comunque si studiano ancora le relazioni immediate fra coronavirus e inquinamento). C’è bisogno di alberi nelle città, e anche di scelte coraggiose delle pubbliche amministrazioni. Magari con il concorso dei privati. Alberi nei cortili delle scuole e degli uffici pubblici; alberi a segnare (e ridurre rumore e inquinamento) fra le città e le zone industriali, ferroviarie, portuali e aeroportuali; corridoi verdi di alberi a lato delle strade di grande traffico; parchi alberati lungo le sponde dei fiumi e dei canali.
Sono d’accordo, gentile amico. Gli alberi di città sono una vera benedizione e rendono un servizio prezioso alla vita di tutti noi e di tante altre creature. Svolgono infatti un ruolo diverso, ma complementare e non meno importante di quello degli alberi di bosco e di campagna. Per di più, particolare di non poco conto, in modo del tutto naturale fanno più fresche vie e piazze dei nostri centri abitati. Per tutti questi motivi abbiamo dato spazio e sosteniamo l’azione di ogni sindaco deciso a far più verdi i luoghi che amministra, magari in adesione morale e pratica alla semplice eppure grande iniziativa “Un albero in più” lanciata quasi un anno e mezzo fa dal direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale Stefano Mancuso, dal presidente di Slow Food Carlo Petrini e dal vescovo di Rieti Domenico Pompili a nome delle Comunità Laudato si’. L’obiettivo, lo ricordo, è di piantare in Italia 60 milioni di alberi: uno per ogni cittadino.