Canti e presepi. Quando l'usignolo cominciò a cantare grazie a Gesù Bambino
Il canto dell’usignolo
Dicendo vola vola anima miavattenne alla capanna a riposareE là ci troverai le pastorelleco’ le zampogne e co’ le pecorelleE là ci troverai Gesù Bambinosopra le braccia soje a riposareTu sei il figlio suo il gran SignoreTu sei la gioia del ParadisoChi canta e chi fa festa al mio Signoreio pe’ regalo dono il mio cuore
A Maranola, un piccolo paese collinare dell’area del Golfo di Gaeta, nei giorni che precedono il Natale, è usanza svolgere le novene in casa, con tutta la famiglia raccolta davanti al presepe. Durante queste cerimonie domestiche, i cantori con l’accompagnamento di zampogne e ciaramelle intonano canzoncine, pastorali, ninne nanne, canti di questua e di buon augurio, alternandoli a storielle e orazioni intorno al mistero del Natale. Le novene si concludono con lo scambio di doni e cose da mangiare in un clima di festa e armonia. E non mancano storie di grande fascino, che suggestionano la fantasia dei più piccoli, come quella dell’usignolo, il cui canto spesso è richiamato in molte musiche tradizionali del Natale. La tradizione racconta che quando il Signore creò gli animali donò a tutti qualche caratteristica particolare, piume dai mille colori e canto melodioso agli uccelli, tranne che all’usignolo. Non era un bel vivere per il povero uccellino rimasto muto e solo. Una notte vide nel cielo un grande bagliore di luce e volò verso quella direzione. Si ritrovò in una grotta dove c’era un bambino avvolto in fasce e scaldato da un bue e un asinello. Gli volò vicino attratto dalla sua bellezza. Il bimbo gli sorrise e l’uccellino cominciò a cantare con una voce straodinaria e tutt’intorno si fece silenzio. Fu così che, grazie a Gesù bambino, l’usignolo ebbe il dono del canto più dolce di tutto il creato. Allora ogni volta che si canta a Gesù, può capitare di sentire il suono dell’uccellino, che torna a ringraziarlo. Ed è per questa tradizione che a Maranola il suono dell’usignolo, riprodotto con un particolare fischietto ad acqua, accompagna con il suo tipico cinguettio tutti i canti del repertorio delle novene.