Il direttore risponde. Una differenza da sottolineare
Caro direttore,
potrebbe spiegare a me, lettore temporaneamente confuso, quale delle due Hillary Clinton sia quella vera; se quella che si straccia le vesti contro la censura alle bestemmie delle cantanti "Pussy Riot" nella Cattedrale ortodossa del Cristo Salvatore a Mosca, in nome della libertà di espressione e di critica, o quella che critica e si smarca, lasciando al suo destino l’autore del pur discutibilissimo "The Innocence of Muslims"?
Carmine AlfieriGentile direttore,
Hillary Clinton ha giustamente chiesto scusa per un film che offenderebbe Maometto, ma la stessa amministrazione americana condannava Vladimir Putin in difesa del presunto diritto di libertà, da parte di tre cantanti russe, di bestemmiare contro la fede dei cristiani dall’altare della cattedrale di Mosca. In Italia personaggi come Vauro, Sabina Guzzanti, Piergiorgio Odifreddi e registi vari sono molto attenti a non urtare la suscettibilità dei musulmani, ma non esitano a irridere al cristianesimo non correndo pericoli e venendo addirittura elogiati da intellettuali e opinionisti per il "coraggio" dimostrato nell’esprimere il loro pensiero. Ritengo che i credenti di qualsiasi religione abbiano il diritto di essere rispettati nelle loro convinzioni religiose; non può esistere la libertà di offendere.