Un evasore totale e gli inferni fiscali che però sono quelli dei cittadini onesti
Signor direttore,
le scrivo dal Veneto, sono uno di quegli “evasori totali” costretti a nascondersi per sopravvivere, e le scrivo proprio in merito ai paradisi fiscali di cui spesso si parla. Fin da fanciullo alla dottrina mi insegnavano che c’era il paradiso, ma anche l’inferno. Perché nessuno di voi giornalisti parla degli inferni fiscali? Dov’è finita la lotta per i diritti civili di cui vi fate paladini? Lei lo sa che su una bolletta paghiamo i due terzi di tasse/imposte/accise/ canoni? Quanto paghiamo sui combustibili allo Stato? Quanto restituisce lo Stato e quanto prende? Venite in Veneto una buona volta, e conoscerete l’inferno fiscale italiano! Vogliamo parlare dell’inferno fiscale, dell’inferno burocratico, dell’inferno dei privilegi a chi è dentro lo Stato, dell’inferno di chi non ha pensione o l’ha misera mentre gli statali navigano da 50 anni nel privilegio? Lei pensa che un idraulico o muratore possano fare il telelavoro come si sono inventati per giustificare lo stipendio agli statali? Dov’è finito il cristiano anelito di giustizia sociale? che vi impedisce di parlare degli inferni fiscali? E non finisce mica qui? Jeff Bezos con Amazon non ha bisogno dei paradisi fiscali, come non lo hanno Bill Gates o Mark Zuckerberg, eppure costoro stanno drenando l’intera ricchezza mondiale attraverso perversi meccanismi monopolistici e corporativistici. Avete un’idea di quante attività ha fatto chiudere Amazon, quanti negozi, quante famiglie senza reddito su tutto il pianeta? È tutto legale, in modo perverso e complesso, ma non ne parlate.
Che posso dirle, signor Raffaele? Spero che lei esca dall’ombra indecente della sua dichiarata «evasione totale», perché nessuna ricchezza e nessuna malizia altrui, può giustificare le nostre infedeltà fiscali e il nostro menefreghismo (in)civile. Crede forse che i giornalisti di “Avvenire” vivano sulla Luna e non sappiano che cosa siano le bolletta e non ne paghino, e non ne abbiano illustrato più di una volta la composizione e il peso della parte tributaria? Crede davvero che non abbiamo mai parlato di quelli che lei chiama gli “inferni fiscali”? Certo che lo abbiamo fatto, a cominciare però dagli “inferni” che vivono i contribuenti onesti che pagano anche per gli altri. La verità è che dall’inferno fiscale, come da ogni ingiustizia, si esce tutti insieme e facendo il proprio dovere, non sentendosi “santi peccatori” al di sopra di ogni legge e di ogni solidarietà.