Analisi. La soluzione del caso Assange è stata tutta politica
Alla fine il caso Assange era diventato solo politico e a risolverlo è toccato proprio alla politica. Due mesi fa Joe Biden aveva fatto filtrare l’ipotesi che una soluzione extragiudiziale potesse risolvere lo stallo. Sottolineando però che il motivo era certamente umanitario, viste le condizioni precarie del giornalista australiano e non era certo di un cedimento i cambiamenti di posizione da parte dell’amministrazione americana.
Il problema vero però è proprio la politica. L’imbarazzo crescente Usa e della Gran Bretagna era palese, davanti a un fronte internazionale che chiedeva la liberazione del fondatore di WikiLeaks dal carcere di massima sicurezza alle porte di Londra.
Una soluzione che guarda caso leva d’impiccio il premier conservatore Rishi Sunak a una settimana dalle elezioni anticipate che già si annunciano disastrose per i conservatori. Dall’altro lato dell’oceano Biden alle prese con una campagna elettorale in salita contro quel Donald Trump che aveva avviato la vicenda WikiLeaks dopo le devastanti dichiarazioni sulle guerre in Iraq e Afghanistan. Insomma, un win win per tutti. Con la garanzia e l’impegno scritto della libertà di stampa e di Assange di spegnere i riflettori.