Il direttore risponde. Tv, non stiamo solo a guardare
Valentino Erler
Noi facciamo la nostra parte, caro amico, per cercare di fare aprire gli occhi e chiudere, con un gesto di libertà, le finestre televisive sul nulla. E ci battiamo anche perché ogni finestra televisiva – anche quelle affidate agli "intelligenti" per definizione – offrano agli spettatori vetri puliti e non lenti sporche e distorcenti di fatti e parole (l’hanno fatto più d’una volta addirittura col Papa...). Lei è con noi e non è certo il solo. Altri verranno, spero, perché finalmente stanchi di mortificanti grandifratellanze, di trionfi della volgarità, di falsanti predicozzi e di risatone superficiali e un po’ cattive. Ma stia pur certo che non saremo noi a stancarci per primi e a rassegnarci... Anche perché, ultimamente (oggi diamo conto nelle nostre cronache di un saggio intervento del direttore generale della Rai Masi), i timonieri della televisione pubblica e privata non stanno solo a guardare davanti a certi clamorosi scempi. Meno male.