«Venture philanthropy». Tra inclusione e restituzione una via al successo d'impresa
CNext Generation Eu per giovani e imprese: profili giuridici' con presentazione di Giuseppe Guzzetti, prefazione di Graziano Delrio e introduzione di Antonio Gambaro, pubblicato da Egea (Università Bocconi), con il sostegno di Fondazione Cariplo, nella 'Collana di Diritto dell’Economia' diretta da Piergaetano Marchetti. In esso, sulla base anche all’esperienza di don Gino Rigoldi e della sua Fondazione, si esamina il ruolo dell’impresa come modello per un rinnovato impegno nei confronti delle future generazioni. Quattro i punti presi in esame, tenendo conto che il tema del lavoro come bene comune per le future generazioni è oggi entrato in una nuova fase, grazie al via libera europeo al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che conta sui fondi messi a disposizione dell’Italia dalla Commissione Europea.
Inclusione sociale. La creazione di nuove opportunità di lavoro, in chiave di inclusione sociale, è correlata alla crescita delle imprese, da conseguire alla luce degli obiettivi di transizione ambientale e digitale individuati a livello comunitario nel NgEu e recepiti dal Pnrr. Da tempo, infatti, i grandi investitori, specie internazionali, puntano su imprese Esg compliant, ovvero rispettose e attente ai temi non solo ambientali, ma sociali e di governance. L’imprenditore è così chiamato a essere protagonista di una rivoluzione culturale con cui si afferma un vero welfare, di comunità e per la comunità. Tutto questo va coniugato alla redditività attesa per gli investitori, perché è grazie a questa che sarà possibile per l’impresa perseguire un disegno di crescita 'circolare', tenendo quindi conto di criteri di responsabilità sociale, aspetti istituzionali, performance e comportamento degli investitori stessi. Vengono qui in evidenza anche temi che, in moderna chiave solidaristica, si concentrano sullo spirito di restituzione ( give back) da parte dell’imprenditore alla comunità. Per questo serve anche una Fondazione di venture philanthropy (un approccio alla filantropia secondo cui questa deve essere condotta con le stesse rigorose regole usate nell’attività di investimento) che si occupi di sviluppare progetti di infrastruttura sociale atti a colmare i bisogni più avvertiti, indotti dalle fragilità emergenti. Tale Fondazione, inoltre, potrà attivare programmi di formazione dei giovani che consentano loro il successivo ingresso in azienda per realizzare le 'conversioni' digitale e ambientale stabilite dalla Ue. Essa è, dunque, attore essenziale per una trasformazione socio-tecnologica mediante fondamentali criteri di trasparenza e partecipazione.
Nuovo modello di sviluppo. Si tratta, in definitiva, di avviare quel nuovo modello di sviluppo di cui parla papa Francesco nella Laudato si’. Abbiamo infatti bisogno di ripristinare un rapporto armonioso con la Terra e con il resto dell’umanità e di sostenere, specie in questo periodo di pandemia, una relazione virtuosa con il creato. Per raggiungere tali obiettivi potrà essere istituito un Fondo, che abbia la missione di investire in aziende italiane di medio e medio-piccole dimensioni, orientate ad adottare a loro volta un modello d’impresa che privilegi non solo il rendimento per i propri azionisti, ma consideri con attenzione il ruolo degli altri portatori di interessi ( stakeholder). Così, tenendo conto anche degli investimenti a titolo di patrimonializzazione (e quindi di capitale di rischio) finalizzati al cambio di passo ambientale e digitale, si potrà procedere verso un modello di stakeholder capitalism. Resilienza. Obiettivo del Fondo dovrà essere quello di capitalizzare tali imprese per favorire la loro maggiore competitività, proprio grazie ai maggiori investimenti ora possibili. Bisogna innescare, anche a livello internazionale, un meccanismo di attrazione di risorse che consenta alle imprese di essere più resilienti ed efficienti, in termini sia di qualità dei prodotti sia di costi.
Innovazione e sviluppo sostenibile. L’innovazione sociale e tecnologica deve pertanto essere il cardine di un’impresa attenta alla persona umana e votata alla crescita. E dovrà essere coniugata alla centralità degli obiettivi di sviluppo sostenibile da perseguire, anche in chiave di etica d’impresa. E questo grazie anche a una moderna Fondazione di venture philanthropy e al suo intervento.
Avvocato, Koralitas (per una comunità amica e solidale)