Un metallaro, una diciottenne "arrabbiata", un emulo di Mika e una suora. Quattro carte mescolate ad arte per una finalissima "perfetta" dal punto di vista televisivo, quelle che il talent show
The Voice prepara per giovedì prossimo su Raidue. Dove la carta vincente a furor di popolo (televoto, tweet, milioni di visualizzazioni su youtube), ma calata abilmente dagli autori del programma, è una: suor Cristina. La venticinquenne siciliana ce l’ha fatta, mercoledì ha superato un’altra selezione e ora è in finale. Tutti si aspettano molto da lei, forse troppo. Perché è vero che suor Cri è una che «spacca» come dice il suo coach J-Ax, il rapper tatuato che gioca a fare il duro ma appena la sente cantare piange come un bambino. Ad ascoltarla dal vivo con le nostre orecchie, la ragazza è ancor più sorprendente: la voce vola verso note che la tv filtra banalizzandole. C’è sincerità, e questo comunica quella gioia contagiosa che papa Francesco chiede ai cristiani di testimoniare. Il pubblico nello studio corre a farsi i
selfie con le consorelle che fanno il tifo: «Siete meravigliose!». Beh, questo è già un bel risultato, smantellare con un sorriso più di un pregiudizio e attualizzare antiche fiducie, riconoscere la bellezza di donne non appariscenti ma piene di qualità e di fede, e animate dal desiderio di metterle a disposizione. «Ho un dono e ve lo dono», è il loro motto. Ma oltre al successo di immagine, la sfida più ardua per la religiosa artista sarà il "dopo". Andare in profondità, non rimanere in superficie. La gente a casa fa capire a colpi di televoto che ha voglia di qualcosa di buono e di vero, anche in mezzo alle finzioni della tivù. Riuscirà Cristina a scardinare le regole dello
showbiz che ha puntato tutto sull’effetto straniante e dirompente di una suora che canta Vasco Rossi e duetta con Ricky Martin? Proviamo a immaginare: contratto blindato (già ora la produzione dello show impedisce a chiunque di intervistarla), un disco dalle ambizioni internazionali, magari un tour. Riuscirà a portare un messaggio di peso che vada oltre le cover? Il rischio del fenomeno usa e getta, inutile nasconderselo, è alto. «Attenta Cristina, è successo anche a me», fa sapere la vincitrice di
The Voice dell’anno passato. È piccola, suor Cristina. A vederla abbracciata in studio col gigantesco rapper Dylan sembra ancora più piccola. Ma negli occhi luccica una forza serena che arriva dall’Alto. E che le auguriamo di saper comunicare sempre, anche a voce spiegata.