Opinioni

Il direttore risponde. Lo specchio del mondo, gli occhi giusti

giovedì 27 ottobre 2011
Caro direttore,
domenica abbiamo assistito in diretta alla morte di Marco Simoncelli e non nascondo di aver pianto alla triste notizia comunicata da papà Paolo, perché Simoncelli solo a vederlo trasmetteva gioia e simpatia. Onore ai giornalisti presenti che hanno rispettato il momento offrendoci più silenzio che parole. Sempre domenica abbiamo visto, in un altro contesto sportivo, la grande forza che Alex Zanardi ha dimostrato lungo tutto il percorso della Venice Marathon, trainando Francesco Canali, atleta-giornalista malato di Sla (sclerosi laterale amiotrofica). Molto commoventi le ultime fasi della corsa, quando è sceso dalla handbike e, senza arti inferiori, ha trainato la carrozzina di Canali. Grande sconforto per quanto accaduto a Sepang e grande prova di amicizia e coraggio per lo sforzo di Zanardi. Due prove sportive, due finali diversi. Lo sport è anche questo. Come tutta la nostra esistenza, gioie e dolori camminano insieme.
Annamaria De Grandis, Castelminio di Resana (Tv)
Che bel modo il suo di guardare e vedere dentro i fatti della vita e della cronaca, cara signora Annamaria. E che bel modo per ricordarci che – qui e ora – nessuna gioia e nessun dolore è per sempre, che nessun vuoto e nessuna pienezza accadono o maturano una volta per tutte. Ma noi sappiamo che il cammino della nostra esistenza ha un Autore che ci ha amato e ci ama liberi, figli liberi di "fare" quella strada, cadendo, rialzandoci, persino sviandoci, ritrovandoci, rinunciando o conservando senso e mèta. Mèta che proprio per questo nostro esercizio della libertà sarà, invece, una volta per tutte gioia o dolore, vuoto o pienezza, rinuncia o messa a frutto, e raccolta, dell’amore da cui proveniamo. «Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa», dice l’apostolo. E ci incita, perché «allora vedremo a faccia a faccia». Lei, cara amica, già adesso sta esercitando assai bene lo sguardo. Noi di Avvenire, ogni giorno, ci sforziamo di fare altrettanto, per rendere lo specchio del mondo un po’ meno confuso.