Il direttore risponde. Sentimenti, ragione e coscienza
Elisa Merlo
Sono sostanzialmente d’accordo con lei, gentile signora. Ma ricordiamoci sempre che tra sentimento e ragione non c’è un muro invalicabile e che esiste un luminoso spazio d’incontro: quello della coscienza. È uno spazio luminoso perché può e deve essere rischiarato da valori che sappiamo essere buoni e giusti. Valori che sono perfettamente razionali eppure sono parte del nostro cuore di donne e di uomini. Ecco perché possiamo dire che ci sono azioni che non diventano meno ingiuste e terribili per il fatto di essere commesse con l’autorizzazione della legge... È per questo che siamo contro la pena di morte. Per questo che ci impegniamo per sanare la piaga dell’aborto. Per questo che lavoriamo decisi a far trionfare – in ogni settore della nostra società e in tutto il mondo – la cultura della vita e del pieno rispetto della insopprimibile dignità di ogni essere umano: ricco o povero, bianco o nero, sano o malato, perfetto o imperfetto... Per questo, infine, vigiliamo per difendere l’obiezione di coscienza dai tentativi che persino nella nostra civile Europa vengono messi in campo per limitarla o, addirittura, per negarla. Altri si distraggono, noi no.