Il direttore risponde . Se un colpo di tosse può salvare una vita
Carla Tonello
Un colpo di tosse, seguito dalla parola e ancor più dal gesto amichevole e generoso di quell’infermiere o portantino hanno salvato una vita umana. Basta questo per ricordare come talora la scelta di abortire poggi su basi affatto solide. Lo spostamento di qua o di là, cioè la conferma della decisione di morte o il ritrarsi da essa scegliendo di far nascere il figlio, può essere influenzato, come lei ci dimostra, da azioni esteriormente minuscole, ma ugualmente vitali. Inevitabile chiedersi: se nel caso da lei riferito per salvare una vita sono bastate poche parole in dialetto e quel gesto di aprire il portafoglio – cosa avrà contenuto? Non più di qualche decina di euro immagino – , quanti altri bambini potrebbero arrivare alla nascita se ci fosse un’azione decisa e coordinata volta a «far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza» da parte delle istituzioni pubbliche? Il testo tra virgolette, ben noto a tutti coloro che lavorano per la difesa della vita, è citazione testuale dall’articolo 2 comma d) della Legge 194/78 e ricordarlo in questo contesto serve a far risaltare ancora una volta come si tratti di una determinazione che è rimasta in larghissima misura lettera morta (il recente caso di Albenga ce l’ha – ancora una volta – dimostrato). Le vite salvate sono in larghissima misura frutto dell’opera meritoria delle tante persone come lei, che hanno messo a disposizione tempo, professionalità, denaro per accompagnare le donne in difficoltà fin dopo la nascita. È quanto fa il 'Progetto Gemma' ( www.mpv. org) del Movimento per la vita, attraverso il quale, con l’'Adozione prenatale a distanza', viene offerto sostegno alle donne in difficoltà, garantendo loro 160 euro al mese per 18 mesi, grazie alla generosità di tanti donatori. Dalla sua nascita nel 1994 sono stati così aiutati a nascere circa 14.000 bambini. Nel caso di Fidelia, non è stato certo l’entità della somma ad alleviare la preoccupazione sua e di suo marito. Ma è risultato l’atteggiamento, la solidarietà di un estraneo, la generosità senza calcoli. In un mondo dove c’è gente così, si può aver fiducia anche nella Provvidenza, anzi, la si vede già all’opera se gli occhi hanno sensibilità spirituale in grado di percepirla. E il bene innescato si è rifratto in Fidelia, facendo sgorgare tutta la ricchezza del suo animo prima oppresso dalla tristezza e dallo sconforto. Un miracolo che può ripetersi, con l’impegno delle istituzioni e la nostra generosità.