La "voce" delle Perseidi. Se anche tra le stelle come un canto di grilli...
Le comete hanno visto cose che noi umani... non possiamo aver visto ma forse vedremo, domani. La cometa Swift-Tuttle deve il suo nome ai due astronomi inglesi che nell’Ottocento l’hanno acchiappata nel firmamento quasi contemporaneamente. A dire il vero assieme a loro la individuò Antonio Pacinotti, dall’osservatorio di Arcetri, ma non era inglese. Swift-Tuttle gira anche lei attorno al sole ma con un’orbita spensierata. Diciamo che la prende alla larga. Passa accanto alla Terra ogni 35 anni circa, ci vede, ci osserva, ci conosce. Sa bene da dove veniamo e dove siamo destinati a tornare. Così da sempre ci strizza l’occhio e ci incoraggia. Fin dall’inizio – i primi a parlarne sono i cinesi nel 36 d.C. – ha lasciato presso il nostro pianeta milioni di minuscoli frammenti di sé, dicendo loro: fatevi guardare, e fatevi pure sentire. Costringete gli umani ad alzare lo sguardo, a sognare, a desiderare di viaggiare quassù, come detta la loro natura, anche se pare se lo siano dimenticato.
Quei pezzetti di cometa sono le Perseidi, che lasciano tracce luminose nel cielo notturno tra fine luglio e agosto, con il picco della notte di san Lorenzo. Sono segnali luminosi puntati verso le stelle. Le vediamo, le «lacrime di san Lorenzo». Ma possiamo anche sentirle e sono state registrate a Portorico (vedi il sito Spaceweather). Emettono una 'musica' simile al frinire dei grilli, solo più metallica. Sono il risultato di emissioni radio a bassissima frequenza che oggi, con gli strumenti del nostro ingegno, possiamo percepire. Cantano, ma che cosa ci dicono?
Le stelle cadenti e la cometa che le ha generate han visto cose che noi umani non abbiamo mai visto ma ci piace pensare che pure loro desiderano, sperano, sognano che un giorno le vediamo. Ci osservano da millenni: quasi sempre ripiegati verso il basso, raramente (ma meravigliosamente) protesi verso l’alto. Ci trastulliamo dando somma importanza a dispute e contese che di fronte alla storia sono nulla. Nessun umano né alcuna generazione verranno ricordati per le meschinerie, le vigliaccate, gli egoismi ed egotismi, vanesi e privi di prospettiva, a cui dedichiamo tempo ed energie, sciupandoli. Le Perseidi cantano: unite i sogni e gli sforzi, guardate verso l’alto, levate le ancore, siate voi stessi volando. Non li sentite i grilli, i fuggevoli grilli che vi indicano la strada?