Il direttore risponde. Scuola, giustizia (e non solo): via veti Sì, ma attenti a dire «meritocrazia»
Caro direttore,
in Italia due ambiti negli ultimi venti anni sono stati al centro delle polemiche politiche e di tentativi di riforma: la giustizia e la scuola. Ed ecco in questo autunno si torna proprio a parlare di scuola e di giustizia. E qualunque sia la proposta di riforma, da qualsiasi parte politica arrivi, qualsiasi orientamento in termini di contenuto abbia, due gruppi si sono sempre opposti: i sindacati degli insegnanti e l’associazione nazionale magistrati, cioè il "sindacato" delle toghe. Ma perché queste due categorie avrebbero (e hanno effettivamente avuto) diritto di veto, sino a bloccare due degli ambiti più importanti della "crisi" dell’Italia? La magistratura e la scuola hanno bisogno di riforme a partire dalla gestione dell’organico e dalla meritocrazia fino ad arrivare alle regole per le carriere, dai diritti delle famiglie a decidere liberamente per l’educazione dei figli a quelli dei cittadini di avere un processo in tempi giusti.
Luca e Paolo Tanduo