Il direttore. Sbattere dentro, chiamarsi fuori
Gentile direttore,
sono un lettore abituale di "Avvenire" e non del "Giornale"; sono perfino un elettore abituale del Pd e può pensare quali siano le mie abituali opinioni rispetto al direttore Sallusti. Sono ancora scandalizzato per il trattamento subito dal suo predecessore, direttore Boffo, ma non posso accettare che Sallusti venga condannato al carcere perché direttore responsabile a causa di un articolo di un suo collaboratore che trattava la drammatica vicenda di una minorenne autorizzata da un giudice ad abortire. Ho l’impressione che non solo si voglia criminalizzare un reato che sarebbe d’opinione, ma che si voglia introdurre così un precedente pernicioso e pericoloso rispetto alla libertà di criticare anche le conseguenze degli atti giudiziari e lo stesso presunto diritto all’aborto. Lei non crede, direttore?
Pier Luigi Tolardo