I cattolici democratici. Ora è importante che il Pd riconosca gli errori
Caro direttore,
ho letto con interesse l’intervista a Ernesto Preziosi, persona che stimo e con cui ho condiviso l’esperienza parlamentare nella trascorsa legislatura, pubblicata dal suo giornale il 28 ottobre 2018 e vorrei, in certo modo, darle un seguito.
Dice Preziosi: «Nei dem i cattolici sono una risorsa trascurata». Nulla di più vero. Un errore sul piano culturale prima, su quello politico ed elettorale poi. Valori come la solidarietà e la condivisione, la coesione sociale, la legalità, la partecipazione, la responsabilità individuale e collettiva, l’accoglienza dell’altro, il rispetto dell’avversario e delle idee diverse dalla propria, la fatica della mediazione, la dignità e la centralità della persona, della famiglia così come la tutela del lavoro e dei diritti dei lavoratori, l’attenzione all’ambiente sono temi centrali del pensiero del cattolicesimo democratico e della cultura fondante del nostro Paese e della sua Costituzione.
Si tratta di vedere in quale campo i cattolici possano trovare spazio per le istanze di cui sono portatori e alle quali guarda una parte ancora importante del popolo italiano che, delusa, ha votato per la Lega o per il Movimento 5 Stelle. Io sono ancora convinta che il Partito democratico sia il campo in cui questi valori possano ritrovare accoglienza e condivisione. A condizione che il Pd abbia il coraggio di affrontare un Congresso rifondativo. Che non guardi soltanto oltre il Pd per porsi come perno di una più larga alleanza, adatta a coagulare le migliori forze progressiste ed europeiste, ma guardi anche dentro il Pd, nel suo profondo, alle quelle radici che nell’ottobre 2007 furono le ragioni ispiratrici per dare vita a una forza politica riformista adeguata ai nuovi tempi.
Per questo è centrale il Congresso che in questi mesi il Partito democratico celebra. Al nuovo segretario chiediamo uno sguardo nuovo e aperto. Che consideri la cultura del cattolicesimo democratico una vera risorsa e abbia attenzione alle donne e agli uomini che la rappresentano e alle loro parole.
In fondo basta poco. Molti dei valori e dei temi del Pd sono centrali anche nella cultura cattolica: la lotta alla povertà e alle disuguaglianze, la tutela del lavoro e della sua dignità, la famiglia e il welfare, lo sviluppo sostenibile, l’Europa. Che cosa è mancato allora? Maggiore attenzione al dialogo e alle proposte che da quel modo venivano, ma anche il rispetto della libertà di coscienza su temi etici di particolare rilevanza. Se è infatti legittima e doverosa la ricerca di un punto di vista il più possibile condiviso, lo è altrettanto il rispetto della libertà di scelta di chi altrimenti non si sentirebbe rappresentato.
Nell’attuale situazione politica nazionale e internazionale, nella radicalizzazione estremista e semplificativa delle forze politiche in campo, non credo ci possa essere oggi spazio per nuovi soggetti politici. Credo che da questo punto di vista rimane centrale il ruolo del Partito democratico, un Pd che, riconoscendo i propri errori, riparta con umiltà e coraggio dall’ascolto di tutti quelli che hanno a cuore la libertà e la democrazia nel nostro Paese.
Già parlamentare, componente Assemblea nazionale