Il direttore risponde. Ricordare è bello (quasi sempre)
Gentile direttore,
prendendo lo spunto dal bellissimo articolo del priore di Bose Enzo Bianchi sulla morte, pubblicato il 27 ottobre in Agorà, chiedo il suo parere sull’usanza ormai purtroppo consolidata nei funerali dei "ricordi" del defunto fatti da amici e parenti prima della conclusione della Messa esequiale. La mia esperienza mi porta ad affermare di avere spesso ascoltato parole che nulla avevano a che fare con il rito cristiano. E che dire dell’altra usanza degli applausi al defunto fatti in chiesa? Una maggiore sobrietà non renderebbe il rito più raccolto?
Fabrizio Roberti, Roma