Quelle cronache che soltanto «Avvenire» vede, fa e offre
Caro direttore,
il giorno di Pasqua è stato davvero consolante venire a sapere che tanti profughi "in ricerca" si sono fatti battezzare e hanno ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Leggere il "Primo Piano" a pagina 4 di "Avvenire" di domenica scorsa aiuta anche ad allontanare i cattivi pensieri di tanti pessimisti sul futuro della nostra cara Italia. Il nostro giornale è davvero prezioso. Un caro saluto.
Ci sono cronache, caro amico, che nessuno vuole fare, a parte noi. O perché non crede e si ostina a non considerare nuova e aperta la novità cristiana o perché, al contrario, crede ma è convinto che l’unico modo di credere sia oggi quello di chi fa della fede qualcosa di vecchio e di chiuso. Loro non hanno ragione, lei sì.