Quelle concrete idee che rincuorano giovani e no
Caro direttore,
mi permetto chiamarla così perché sono diversi decenni che io sono abbonata al nostro giornale e lo sento come un caro amico perché apprezzo sempre più i suoi contenuti e i commenti che i giornalisti espongono con chiarezza, senso morale e competenza. Giorni fa le avevo già scritto che era bene per i nostri figli e nipoti conoscere anche in positivo quanto una sana mente umana può realizzare a vantaggio di tutti noi. Ero sconfortata dalle notizie di “cronaca nera” che alcuni giornali e spesso anche la televisione nei suoi telegiornali e in alcune trasmissioni amplificano con dovizia di particolari e in alcuni casi con malizia. Martedì scorso, 11 ottobre, ho letto perciò con entusiasmo che lei aveva deciso di iniziare la pubblicazione di un’inchiesta per farci conoscere alcuni esemplari progetti per il rilancio tecnologico italiano quale «Promemoria di futuro». Sto leggendo con interesse gli articoli all’interno del giornale e pur non capendo sempre fino in fondo i particolari descritti e le implicazioni di certi brevetti, sono felice che “Avvenire” si impegni a far conoscere quanto giovani e meno giovani ricercatori e capitani d’azienda lavorino per scoprire cose nuove da proporre a tutti e migliorare la nostra esistenza. L’intelligenza se ben impiegata e la passione per l’invenzione e la creazione sono molle che mettono in moto il meglio di noi stessi. Grazie per aver deciso di presentarci in dieci puntate quanto normalmente non si conosce, perché dà speranza e fiducia nel futuro ai nostri giovani sfiduciati. Questo è il cruccio che noi – genitori e nonni e bisnonni – teniamo nel cuore preoccupati di come sarà il loro futuro. Un saluto riconoscente
Luisa Andreotti VenturiniLettori come lei, cara signora Luisa, ci sono di stimolo e di esempio con la loro curiosità sana e buona e la passione per «la foresta che cresce» anche (ma non solo) nel nostro Paese, in ogni campo. L’idea della inchiesta a puntate che stiamo pubblicando in risposta alle attese di persone come lei è nata questa estate dall’incontro con ricercatori e imprenditori impegnati su questa frontiera. Un impegno condotto con intelligenza e tenacia tra non poche difficoltà e qualche sottovalutazione, e che merita invece ogni sostegno e – anche a mio parere – una visibilità che li rincuori e ci rincuori tutti, giovani e no. Ricambio con calore il suo saluto.