Il direttore risponde. Quel duro selciato di Siena
Caro direttore, nel 1982 la segretaria di Roberto Calvi, nel 2004 un dirigente della Parmalat, ora il direttore comunicazione Mps. Dalla finestra dell’ufficio o da un ponte hanno preferito spezzare le loro vite. Tre scandali finanziari che hanno riguardato il nostro Paese, tre persone sfiorate da inchieste giudiziarie o più semplicemente vicine alle stanze dei bottoni, che non volevano ombre sul loro cammino professionale. Ogni scandalo porta il dramma umano degli esuberi e dei licenziamenti e vuole la sua vittima sacrificale. I vertici di Mps, come vuole la prassi manageriale, invitano i dipendenti «a trovare la forza e l’impegno per andare avanti». Uno stimolo giusto, ma oltre al silenzio, e per chi crede, la preghiera, forse, è giusto porsi anche qualche domanda. Perché, sul selciato non c’è soltanto un uomo e, intorno, i suoi familiari.
Andrea Sillioni, Bolsena (Vt)