Il direttore risponde. «Perché Donald Trump va forte» Poveri Stati Uniti e poveri noi...
Gentile direttore,per circa metà dell’anno vivo negli Usa, in uno Stato del sud, dove ovviamente ho parecchi amici americani, molti dei quali di origine latina. Sono praticamente tutti pro-Trump, anche per un motivo da lei indicato, direttore: niente dinastie, basta Clinton, basta Bush. Mi sembra questo un sentimento veramente democratico e conferma che gli Usa sono tuttora il Paese di self-made men (cioè di chi si fa da solo). Oltretutto questi amici sono assolutamente convinti che Donald Trump una volta arrivato allo Studio Ovale sarà debitamente ridimensionato nei suoi aspetti più truci dall’establishment, proprio come avvenne per Ronald Reagan, infine giudicato uno dei più grandi presidenti Usa degli ultimi anni. A questo indirizzo contribuisce anche il giudizio negativo quasi unanime sull’attuale presidente, Barack Obama, sempre tentennante, fallimentare nella politica estera ed erede delle lobby introdotte alla Casa Bianca da Bill Clinton. Fiducia quindi nel futuro, e auguri.
Santo Bressani Doldi