Il direttore risponde. Perché il mondo non è finito...
Gentile direttore,
morti ammazzati senza pietà, catastrofi naturali che distruggono interi paesi con gli sciacalli sempre in agguato, guerre infinite per i più futili motivi, prostituzione soprattutto minorile e uso di droghe in forte ascesa, pedofilia che non risparmia neppure i propri consanguinei, turismo sessuale che non conosce crisi, corruzione dilagante a tutti i livelli, mass media che fanno a gara con linguaggi a dir poco sguaiati per alzare l’audience.
Mi fermo qui, chiedendomi se al giorno d’oggi val responsabilmente la pena di mettere al mondo un figlio sapendo a cosa andrà incontro, e purtroppo il disastroso bollettino è in costante aggiornamento, ma in peggio checché se ne dica, per fare l’ottimista dovrei mettermi il paraocchi ma sinceramente non ci riesco.
So che esiste anche quel mondo che non fa notizia come quello del volontariato, ma comunque e purtroppo il bilancio tra bene e male è sempre più in rosso. Un esempio pratico, oggi le carceri scoppiano e non perché sono poche come si vorrebbe far credere, ma per i reati di vario tipo in costante aumento e il futuro ahimè non promette niente di buono.
Enzo Bernasconi, Varese