Il direttore risponde. Parlar male dei cattolici a prescindere? Succede...
Caro direttore,
bisogna parlar male dei cattolici? Il “Fatto” del 7 novembre (articolo di Peter Gomez a pagina 13) per ironizzare su Angelino Alfano riprende una citazione contro un politico degli anni 60-70 del Novecento, Mario Tanassi. Era socialdemocratico, ma il buon Gomez lo definisce «democristiano». Le chiedo: ignoranza o altro?
Gianni Bonato - Porto MantovanoCredo che si tratti semplicemente di un errore, caro amico. Càpitano a tutti e, per rimediare, basta scusarsi e correggersi. Ma voglio rispondere anche alla sua domanda iniziale sul “parlar male dei cattolici” (a prescindere). In questo caso dei “democristiani”, cioè di coloro che si impegnarono nel partito che fu la principale (anche se non la esclusiva) casa politica dei cattolici italiani. In effetti, penso che prima o poi verrà corretto anche l’errore di liquidare con sufficienza la straordinaria e complessa storia della Dc, per mezzo secolo partito-perno della nostra democrazia e grande protagonista dello sviluppo dell’integrazione europea. Le ombre non mancano, come in tutte le storie (anche) di potere, ma le luci sono assai di più. E qualcuna di esse brilla ancora oggi, in questo tempo politico ormai così diverso.