«Nulla dies sine linea» E nella giusta direzione
Caro direttore, «nulla dies sine linea» è un’espressione che Plinio il Vecchio nella sua “Storia Natura-le”, ha attribuito al pittore greco Apelle, il quale non trascorreva mai la giornata senza tracciare almeno una linea. Ma è solamente nella raccolta “Adagia”, a opera dell’umanista Polidoro Virgilio, che la frase viene espressamente riportata, fino a diventare proverbiale. Numerosi scrittori l’hanno ripresa, applicandola alla scrittura. Émile Zola fece intagliare l’espressione nella trave orizzontale del camino del suo bureau. Jean-Paul Sartre nel suo testo “Les mots” dice: «Io scrivo sempre. Che potrei fare altrimenti? “Nulla dies sine linea”. È la mia abitudine e, dopo tutto, è il mestiere». L’esposizione inaugurale del Centro Paul Klee nel 2005 a Berna portava questo titolo in tedesco: «Kein Tag ohne Linie» . La formula era stata adottata dallo stesso Paul Klee in riferimento alla sua intensa attività di artista. In definitiva la frase allude alla necessità dell’esercizio quotidiano, senza il quale nessun traguardo può essere conseguito con successo.
Lorenzo CortesiUn promemoria elegante, rapido e molto utile, caro amico. Gliene sono grato. Aggiungo solo che l’importante è che questa nostra quotidiana applicazione sia ben orientata, cioè orientata al bene.