Nozze di ferro: grande esempio e bella lezione di armonia
Gentile direttore,
oggi, lunedì 13 gennaio 2020, abbiamo festeggiato in famiglia i 70 anni di matrimonio dei miei nonni Giacomo Favero e Mariapia Tondin, rispettivamente di 96 e 90 anni. Si sono sposati l’8 gennaio del 1950 e hanno raggiunto il traguardo incredibile e meraviglioso delle “nozze di ferro”: 70 anni di vita comune, appunto. Risiedono a Motta di Livenza, paesino in provincia di Treviso. Hanno avuto 6 figli, 11 nipoti e ora sono bisnonni di 5 nipotini. Una famiglia davvero grande, costruita sull’amore reciproco e sulla dedizione quotidiana ai figli, alla casa, al lavoro. Una coppia da ammirare, ancora uniti dopo diverse peripezie e difficoltà, di grande esempio per tutti oggi come ieri. Mia nonna ci ha detto: «Come quest’uomo mi ha guardata 70 anni fa sull’altare, così ha fatto per tutta la vita. E così dovrà fare per sempre... ». Mi viene da definirli due «guerrieri d’amore», come ha detto una cara amica di famiglia, che hanno lottato per portare fino a qui la loro storia e la loro unione d’amore. Grazie e cari saluti
Sì, gentile amica, i suoi nonni sono davvero un bell’esempio, e non soltanto per la vostra grande famiglia. Non conosco la loro storia nei particolari, ma vedo quant’è speciale eppure uguale a quella di tanti altri padri e madri, capaci di amore e di dedizione. È suggestiva l’immagine dei «guerrieri d’amore» che un’amica ha regalato a loro e a voi tutti. E certo dice qualcosa di importante a proposito della fatica e del sacrificio che impongono la vita insieme e l’apertura alle vite comunque “altre” dei figli e dei figli dei figli. Ma a me settant’anni di matrimonio vissuti guardandosi reciprocamente, come ha sottolineato sua nonna, con lo stesso fedele sguardo reciproco fanno pensare soprattutto a una parola “armonia”. Che è ovviamente frutto d’amore e fonte di gioie, ma non è mai assenza di sfide e di problemi bensì è la loro composizione e il loro superamento, con pazienza, passo dopo passo. Auguri affettuosi a Giacomo e Maria Pia, e buon Avvenire!