Opinioni

Turisti soccorsi sopra Cortina. Non si va in montagna con le scarpe da ginnastica

Ferdinando Camon mercoledì 26 giugno 2024

Escursione in montagna

Nei giorni scorsi è stato necessario soccorrere dei turisti nei dintorni di Cortina, perché indossavano scarpette da ginnastica, a 2.700 metri d’altezza avevano i piedi congelati e non riuscivano più a muoverli. Allora han chiamato la squadra di soccorso bellunese. La squadra è partita in elicottero, s’è fatta scaricare nei paraggi, ha raggiunto i turisti a piedi e li ha scortati nel rifugio più vicino. Tutto bene, quindi?

Nient’affatto: il presidente della regione, Luca Zaia, s’è infuriato perché dice che la squadra di soccorso costa, l’elicottero costa, e i turisti non meritavano spreco di soldi e di uomini e di tempo, perché se non riuscivano più a muovere i piedi era colpa loro, eran saliti sulla montagna con scarpette da ginnastica che son di pezza e non tengono caldo per niente.

Non si va in montagna senza l’attrezzatura adatta, chi lo fa commette una grave imprudenza e tocca a lui pagarne le conseguenze. Ha ragione Zaia? Ma certo, ha ragione da vendere. All’imbocco della Val di Zoldo ho visto più volte la polizia locale fermare le auto e controllare da vicino le gomme. Di notte, con la torcia elettrica. Controllava che le gomme fossero da neve o da ghiaccio, anti-scivolo. Perché se un’auto scivola e si mette di traverso e blocca la strada, più nessuno può passare. Bene, lo stesso controllo va esercitato sulle scarpe dei turisti: non devono passare quelli che indossano scarpe da ginnastica.

Le scarpe da ginnastica non proteggono le caviglie, è facile che ti procuri una slogatura, poi bisogna portarti giù in barella, in spalla o in elicottero. I turisti credono che con le scarpe da ginnastica cammini meglio, hai più aderenza, senti meglio il terreno. Sbagliatissimo. Gli alpini non hanno scarpe da ginnastica, hanno scarponi pesanti e impermeabili, in vibram.

Ho tenuto ai piedi quegli scarponi più giorni e più notti, ci ho anche dormito, dopo aver camminato per ore sulla neve marcia: non una goccia d’acqua era entrata. I turisti che salgono a sfiorare i tremila metri in scarpe da ginnastica commettono una stupida imprudenza che ha un costo alto. Lo paghino loro. Così si svegliano. Dunque, posti di blocco, e chi ha scarpette da ginnastica, dietro-front.