Non è più di moda il «fuori i partiti dalla Rai»... Eppure i tempi sono maturi
Caro direttore,
c’era una volta il refrain “fuori i partiti dalla Rai”. Oggi, invece, Giuseppe Conte spara contro il governo Draghi che non ha fatto nominare un suo rappresentante alla guida di un telegiornale. Per Conte-M5s dovrebbe essere un vanto essere “fuori”, come hanno detto e richiesto, e a maggior ragione partecipare a trasmissioni e dibattiti anche in tv e alla radio per dimostrare la propria capacità di proposta.
La penso in sostanza come lei, gentile signora Lazzeri. Quel ritornello «fuori i partiti dalla Rai... » mi piace da sempre, e da sempre aggiungo «... e dentro le culture vive del Paese». Questa sarebbe una svolta davvero onorevole. E penso che i tempi siano più che maturi. Quanto al paradossale caso M5s-nomine, ho imparato che in politica vale spesso una sconsolata constatazione simil-dantesca: «Più che l’onor, poté l’ digiuno».