Il direttore risponde. «Niente Messe in crociera con Costa» Ma il blocco non tiene. Perché imporlo?
Gentile direttore,
le scrivo per raccontarle un’esperienza vissuta questa estate. Nelle scorse settimane ho fatto una crociera Costa. Pochi giorni prima di partire ho appreso che la compagnia non avrebbe più imbarcato sulle proprie navi il Cappellano, come invece era fino allo scorso anno. Ho chiesto spiegazioni scrivendo diverse mail, mi è stato risposto che era un scelta in linea con il mercato mondiale delle crociere. Pur non comprendendo che legame ci possa essere tra la figura del Cappellano e il “mercato”, fino a qui tutto “a posto”: responsabilità loro nella scelta fatta, responsabilità mia nel decidere se partecipare o meno a questa crociera. La prima sera a bordo, insieme a mia moglie, incontriamo sul ponte un sacerdote; era in viaggio privato e dopo due parole scambiate si rende immediatamente disponibile a celebrare la Messa. Anzi, ci dice che sarebbe andato all’ufficio servizio clienti a chiedere di poter celebrare nella Cappella della nave, mettendo un avviso sulla porta con gli orari della Messa e, se possibile, una nota nel foglio informativo distribuito tutti i giorni agli ospiti a bordo. La risposta è stata laconica: per rispetto alla “pluralità culturale” di tutti non si può fare. Bene, la Messa l’abbiamo celebrata comunque, in Cappella, senza avvisi ufficiali, ma passando voce alle persone incontrate in settimana, e domenica scorsa alla celebrazione c’erano circa un centinaio di persone, stipate dentro e anche fuori dalla porta. Nel frattempo abbiamo notato che i numerosi fratelli ebrei imbarcati usufruivano del servizio del sabato e di un ristorante Kosher, tutto chiaramente ben segnalato con cartelli e nel programma giornaliero. Questo era sicuramente un bene, ma perché allora non rispettare veramente tutti? La “pluralità” non è non dire niente per non ferire, ma è dire chi si è per arricchire, sempre nel rispetto della libertà personale. E quale libertà sarebbe stata lesa dall’informare che si poteva andare a Messa e incontrare un sacerdote? So che Costa varerà a breve una nuova nave: chissà se chiederà la benedizione a qualche autorità o sarà rispettosa anche in quell’occasione della “sua” sbandierata “pluralità” che non considera i cattolici... Le auguro buon lavoro. Grazie e cordiali saluti.
Massimo Morandi, Milano