La disabilità, i pregiudizi e una grande e solare verità
Gentile direttore,
ore 20 di una sera d’estate; sto mangiando un boccone, guardando le notizie da un telegiornale. «Cliente fa una pessima recensione di un hotel perché ci sono troppi disabili». Il boccone mi va di traverso. Faccio l’esame di coscienza quotidiano. E sto facendo i salti mortali per arrivare alla pensione. Porto da mangiare agli anziani e come spalla ho Luca un ragazzo Down. Lui è anche un “TomTom” eccezionale: mi prepara il giro, sa vie e numeri civici, difetti e pregi degli anziani. «Luca non insistere a suonare il campanello». «È sordo; bisogna suonare un po’ di volte!». Poi, ogni volta che scorre la lista e trova il nome di un anziano che è morto, si fa il segno della croce e recita l’Eterno riposo. «Ma Luca chi ti ha fatto imparare?». «La nonna». Quel signore dovrebbe provare per credere, e per ricredersi a proposito dei disabili.
Gian Luca Ghezzi - Zoccorino Brianza (Mb)Poche righe per trasmettere una grande e solare verità: nessuna disabilità esclude altre abilità e cancella la dignità di una persona. Grazie, caro amico, per un promemoria che non ci riproponiamo mai abbastanza.