Opinioni

Le cattive idee vanno smascherate per non ripetere il peggio della storia

Marco Tarquinio venerdì 13 settembre 2019

Caro direttore,
vorrei intitolare questa mia riflessione “Stati Uniti, se potete”. Tra il 1924 e lo scoppio della Seconda guerra mondiale, infatti, gli Stati Uniti d’America preclusero l’ingresso nel Paese a milioni di persone provenienti dall’Europa meridionale, centrale o orientale. Sappiamo cosa accadde in un’Europa sfregiata dal delirio nazifascista a sei milioni di persone di discendenza ebraica che avrebbero voluto andarsene, ma non avevano un luogo ove recarsi. Gli immigrati furono graditi fino al 1890, quando attraversarono l’Atlantico inglesi, tedeschi e scandinavi, ma sgraditi dopo, allorquando la massa era costituita principalmente da italiani, greci, turchi e slavi, nonché appunto ebrei, considerati intellettualmente inferiori, secondo studi architettati ad hoc. Le vie che conducono alla distruzione sono spesso indirette e le cattive idee possono essere non meno efficaci delle bombe.

Gioacchino Caruso Bolzano

“State Uniti, se potete”. “Restiamo umani, per favore”... Sì, è vero: ci sono titoli che fanno pensare tra amarezza e sorriso. Ma soprattutto è vero che si tenta sempre, magari a distanza di anni, di rimettere in circolazione idee, presunzioni e mistificazioni che sono come bombe. Per questo, caro amico, le cattive idee vanno smascherate e affrontate. Per questo non bisogna aver paura di farlo, quando è il momento. E chi non capisce, capirà... è solo questione di tempo. E se non vuol capire, prima o poi farà i conti col suo errore. Siccome nessuno è infallibile (persino il Papa lo è solo quando parla ex cathedra), per riconoscere le cattive idee bisogna essere umili e onesti quanto basta per valutarne la violenza oggettiva, la chiara portata discriminatoria, la grossolanità e la capacità di produrre vittime, la tendenza inesorabile a far male ai piccoli e ai deboli. La storia tutto questo ce lo ricorda e ce lo insegna. Per questo le sue pagine più dure e persino orribili – quelle che lei ricorda sono di tal genere – vanno conosciute, approfondite e mai ripetute. Per questo le sue pagine migliori vanno studiate, amate e prese a modello. È un metodo utile per poter custodire la vita e la casa comune, sbaragliando le cattive idee, disperdendo i semi di ingiustizia e di sofferenza e preparando un futuro più giusto. La bellissima proposta “educativa” che ieri papa Francesco ha messo idealmente nelle mani e nei pensieri di tutti noi, cattolici e no, è frutto anche di questa convinzione e di una consapevolezza più alta del possibile cammino buono dell’umanità su questa terra che ci è affidata e sotto al cielo di Dio.