Il direttore risponde. La preferenza? Meglio unica
Caro direttore,nella partita a scacchi, che si sta giocando per la nuova legge elettorale, le preferenze sono al centro del dibattito. Mentre l’Udc le ha sempre apprezzate e invocate senza però difenderle con costante vigore, il Pd sembra scoprire ora che le preferenze si prestano a comportamenti – l’inquinamento del voto, i costi della campagna elettorale – che ne stravolgono il valore. Per carità, certe osservazioni non sono senza fondamento e certe distorsioni sono note da decenni. Nessuno, comunque, mi sembra si sia levato a chiedere con energia la soppressione delle preferenze anche nel voto per i Comuni. Sorge pertanto un dubbio: l’avversione del Pd nasce solo dalla volontà di chiarezza e di evitare lotte a suon di valanghe di euro, oppure alla base c’è la constatazione che il controllo esercitato dal partito sui votanti non è più possibile come un tempo?
Andrea Sartori