San Francesco e l'oggi. La via del dialogo porti a Gerusalemme
L’anno che si sta concludendo ha segnato per i Francescani un significativo anniversario: 800 anni di presenza nei luoghi di Gesù. L’anniversario è al centro dei due giorni della conferenza internazionale 'Il dialogo tra culture e religioni nella promozione della pace: 800 anni di presenza francescana in Terra Santa', organizzata dal ministero degli Affari Esteri, dall’Osservatorio sulle minoranze religiose nel mondo, dalla Custodia di Terra Santa, dall’Istituto teologico di Assisi e dalla Pontificia Università Antonianum. Oggi, a Roma, 'Da San Francesco a Papa Francesco: la profezia di un mondo riconciliato' all’Auditorium della Pontificia Università Antonianum, con gli interventi di Angelino Alfano, Salvatore Martinez e, a seguire, moderati da Marco Tarquinio, fra Francesco Patton, Franco Cardini, Fausto Bertinotti, Iyad Zahalka e David Rosen. Le conclusioni saranno del cardinale Leonardo Sandri. 'Il Francescanesimo in Terra Santa, dalle origini alla contemporaneità. Parole e gesti' è il tema della giornata di domani nella Basilica Papale di San Francesco d’Assisi con l’intervento di fra Mauro Gambetti. A seguire, nella Sala Papale del Sacro Convento di San Francesco in Assisi, moderati da Giovanni Maria Vian, gli interventi di fra Francesco Patton, Ernesto Galli della Loggia, fra Giuseppe Buffon e Andrea Maiarelli. La conferenza si concluderà poi nel pomeriggio.
Caro direttore, ottocento anni fa, mentre si combatteva la V Crociata, san Francesco attraversò il fronte di guerra per andare a incontrare il sultano d’Egitto, nipote di Saladino. Mettendo a rischio la vita, Francesco dimostrò che la via del dialogo è sempre possibile. Il sultano fu colpito dal gesto del Santo di Assisi e lo ricambiò con grande rispetto e stima, in un colloquio che durò diversi giorni. Quello fu l’atto fondativo della Custodia francescana in Terra Santa che, per 800 anni, ha svolto un ruolo fondamentale di tutela dei Luoghi Santi e di promozione della tolleranza e del dialogo tra religioni. Un ruolo fondamentale perché la libertà religiosa è un principio essenziale di convivenza umana, tanto sul piano delle relazioni tra individui quanto su quello dei rapporti tra comunità e quindi tra Stati. Basta guardare allo scenario internazionale per vedere che promozione della tolleranza e tutela della libertà religiosa sono temi cruciali per la composizione di tanti conflitti. È in questa ottica che abbiamo deciso di organizzare due giornate intense di eventi dedicati all’anniversario degli 800 anni di Custodia. Gli eventi, promossi e organizzati dall’Osservatorio sulle minoranze religiose nel mondo e sul rispetto della libertà religiosa – presieduto dal professor Salvatore Martinez e istituito presso la Farnesina – e dalla Custodia francescana di Terra Santa, si svolgeranno a Roma e ad Assisi sotto gli auspici della Santa Sede e in collaborazione con i quattro rami della famiglia francescana. L’ospite d’onore degli eventi è il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton. L’iniziativa si pone in continuità con altre attività promosse dalla Farnesina, a conferma che il rispetto della libertà di credo e la tutela delle minoranze religiose sono priorità della politica estera italiana, oltre a essere punti qualificanti della nostra candidatura al Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite. Sosteniamo anche il principio che la coesistenza pacifica passa necessariamente per la garanzia delle libertà individuali, a partire dalle libertà religiose e di accesso ai luoghi di culto. Ciò vale ancor più per i Luoghi Sacri di Gerusalemme – città Santa per le tre grandi religioni monoteistiche – il cui status quo è da secoli radicato nelle coscienze di chi la abita e la governa. E così dovrà per altro rimanere anche in futuro, qualunque sarà lo status politico della città. L’Italia è convinta che il negoziato tra le parti, e certamente non la violenza, sia l’unica via per decidere lo status di Gerusalemme. E siamo anche convinti che esso vada definito da israeliani e palestinesi nell’ambito di un processo di pace basato sulla soluzione dei 'due Stati'. Ciò senza mettere in discussione né i vincoli di fraterna alleanza che abbiamo con gli Stati Uniti né i legami di profonda amicizia che ci uniscono allo Stato ebraico e che ci vedono impegnati per contribuire alla sua sicurezza. Anche in virtù di questi legami abbiamo voluto porre la lotta all’antisemitismo al centro della Presidenza italiana dell’Osce nel 2018. Su quest’ultimo tema organizzeremo alla Farnesina, a fine gennaio, una Conferenza internazionale. Con gli eventi di questi due giorni non intendiamo quindi solo commemorare gli 800 anni della Custodia, ma anche e soprattutto esaltarne l’esemplare contributo alla coesistenza pacifica, alla tolleranza ed al rispetto della libertà religiosa. Ricordare la straordinaria storia nata dalla missione eroica effettuata 800 anni fa da Francesco servirà quindi a sostenere la nostra azione di politica estera a favore del dialogo, del pluralismo e della pace.
*Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale