Anch’io ho scritto un "decalogo per la vita" e chiedo di poterlo leggere a "Vieni via con me"», annuncia la deputata Maria Antonietta Farina Coscioni, che sarebbe la terza o forse la quarta esponente radicale a intervenire alla trasmissione. Ma ciò che sconcerta è il prosieguo del suo comunicato: «Siamo alla fiera dell’ipocrisia e delle vanità che arriva a lottare per accaparrarsi soldi pubblici per associazioni private. Beninteso: in nome dei malati», scrive. Se il riferimento è a qualche oscuro progetto politico a lei noto, l’onorevole Coscioni farebbe bene a spiegarsi meglio e a precisare i suoi bersagli. Perché se, invece, l’oggetto del comunicato fosse la campagna per il diritto di parola che i malati, i loro familiari e le loro associazioni stanno conducendo assieme a questo giornale, allora farebbe bene a chiedere subito scusa. E arrossire di vergogna per aver parlato a sproposito di ipocrisia, vanità e ricerca di soldi.