La tragica tenaglia taleban sulle donne. E chi ne è responsabile
Gentile direttore,
mentre il movimento femminista tace, deposto il tubino nero del “Me Too” e indifferente alle sorti delle donne afghane dopo il vergognoso ritiro (e ancor più vergognoso attacco) degli Usa, alle donne afghane è stato tolto il diritto allo studio. Così, in un attimo. Ed ecco le reazioni etiche occidentali: flebili minacce di ritorsioni diplomatiche. Dopo aver l’allora presidente Usa, Donald Trump, nel 2020 firmato in Qatar gli accordi con i taleban e non col governo legittimamente in carica, noi di questo siamo (forse) capaci. Immagino che dramma per i taleban, non più annoverati fra i “cattivi”. Che ci sia del gas in terra afghana, oltre ai papaveri?
Angela Maria Piga
Condivido la sua indignata amarezza per i fatti d’Afghanistan, soprattutto a danno delle donne, e sui calcoli gelidi che li hanno provocati. Ma non condivido il suo incipit. Il “movimento femminista” è plurale e non mi sembra affatto taciturno. A volte, nelle sue voci più lucide e scomode (penso alle amiche di “Se non ora quando-Libere” e al bell’impegno comune su tematiche cruciali) piuttosto è tacitato.