Il direttore risponde. La lettera del momento: la «i»
Caro direttore,
nulla è più serio del gioco. Ho pensato a un tautogramma in "i", la lettera più in voga del momento. E poi la "i" è la più italiana (inizia la parola Italia e finisce le parole in italiano) puntigliosa, eretta, plurale, sobria d’inchiostro. 101 parole i-niziali, un gioco (quando una persona smonta da una guardia medica notturna può avere di questi fenomeni, si chiama accelerazione del pensiero). Perché non sfidare i lettori a farlo con le restanti lettere dell’alfabeto? Una carica dei 101. Indignati insorgono innocui in inverno incipiente, intonando irriverenti inni in italico idioma. Infelici inoffensivi imitano ispanici irridenti immaginando istituzioni illuminate, invocando industrie incandescenti, imprese incentivate, infrastrutture impellenti. Implorano informazione illustre, insegnanti ispirati, idee innovative. Intanto inurbani incappucciati incendiano ignifughi Iveco, infrangono Immacolate Icone, infangano indignatos innocenti. Infanti innatamente indebitati irrompono, inoccupati illusi invecchiano, invalidi immedicati infievoliscono. Inopinati indici inducono isteria, invece irlandesi, ispanici incrementano introiti. Iva innalzata, Ici involata, imposte inique innescano ingiustizia. Inconsolabili iPad illuminano iridi incolori, iPhone inutilmente interconnessi isolano. Immature imbellettate intrattengono imprenditori invecchiati, intanto ispettori istituzionalmente invisi intercettano inverecondi intrecci. Insistete indignati, incombono inverni indigenti. Internet insegni. Grazie e un caro saluto
Gabriele Bronzetti, BolognaInvito inedito, interessante, incalzante. Inutile impigliarsi in illusorie imitazioni: impilerei inesorabilmente invano istantanee, idee, invettive, istrioniche invenzioni... Ricambio con ammirata cordialità il saluto, caro dottor Bronzetti.Marco Tarquinio