Riflessioni di viaggio. La grazia di poter essere lontanamente insieme
Viaggi e incontri, come spesso accade, fanno riflettere. E così càpita di trovarsi a Coimbra, nel bel mezzo del Portogallo, in una delle città europee di più antica tradizione universitaria (la fondazione di questo ateneo risale al 1290). Succede, per un piccolo momento di vita, di vivere la cittadina bagnata dal fiume Mondego. Alcuni comportamenti, piccoli gesti e inaspettate attenzioni mi hanno fatto riflettere su un pensiero dello scrittore franco-argentino Julio Cortázar che mi torna spesso in mente: «Eppure nonostante tutto, solo noi, sappiamo essere così lontanamente insieme». Si può essere vicini anche se lontani. Geograficamente, culturalmente o spiritualmente. Ciò che ci allontana spesso è solo nella nostra mente.
Ieri ho pranzato in una taverna gestita da una anziana signora. Appena l’ho vista mi ha ricordato mia nonna, forse proprio perché un anno fa, in questi giorni, ci salutava. La signora, dopo avermi fatto gustare un ottimo polpo alla portoghese e a conto ormai fatto e pagato, ha aperto una scatola che conteneva formaggio fresco. Senza dire una parola mi ha sorriso e me ne ha messo un pezzo in mano, col sorriso classico delle nonne. Sentirsi accolti è un attimo. Poco dopo sono entrato in un negozio per comprare una maglia a mio figlio. Sono uscito, veloce e molto distratto, perché mi stava squillando il telefono. La commessa mi ha rincorso: avevo dimenticato il resto. Due gesti gentili in pochi minuti. Banali? Nemmeno per idea.
La vicinanza non si determina sempre con la conoscenza: a volte – anzi – le persone più vicine danno per scontati tanti piccoli gesti. Io per primo. Ci sono persone che hai conosciuto, ma che vivono lontane, anche a migliaia di chilometri, ma quando le vedi o le senti è come tu non ti fossi lasciato mai. Ed esistono luoghi ricchi di persone vere e belle, luoghi da conoscere e da far conoscere, durante questo fantastico cammino che si chiama vita. Una cosa che trovo singolare è la cura che si mette quando arriva un ospite, quando devi presentare la tua casa o la tua città a qualcuno che non l’ha mai vista. Il Portogallo e l’ Italia, per quanto piazzati uno in faccia all’Atlantico e l’altro in mezzo all’antico Mare Nostrum, sono due Paesi di cultura mediterranea. Paesi fratelli, ma comunque non vicini. Eppure, l’umano calore sentito in questi pochi giorni in terra lusitana è qualcosa che mi porterò dietro. Perché ci si può accogliere sino a rimanere «lontanamente insieme », fino al prossimo polpo alla portoghese o, magari, nella mia città, a un bel cacciucco alla livornese.